Per lo sviluppo dell’Ue "e’ essenziale che i suoi cittadini credano nell’unione e la assumano comunque, anche criticamente, come riferimento piuttosto che considerare tutti i problemi guardando all’orizzonte del loro punto di vista particolare". Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, in una lectio magistralis all’Universita’ Cattolica di Milano.
"Mi sembra che le ultime elezioni per il Parlamento europeo, forse le prime incentrate su temi prevalentemente europei, lo abbiano confermato – ha proseguito -. Anche chi mirava a rallentare l’integrazione europea non ha contestato la legittimita’ delle istituzioni dell’Unione, pur criticandole anche duramente. I parlamentari eletti sono risultati in maggioranza a favore dell’Europa". "Per questa ragione sono ottimista sul futuro dell’Europa – ha aggiunto Draghi -. Penso che col tempo essere parte dell’Ue e dell’Unione monetaria sia diventato normale per gran parte dei cittadini. L’euro e’ piu’ popolare che mai. Il sostegno all’Unione Europea tocca i valori piu’ alti registrati dall’inizio della crisi.
Nei dibattiti sul futuro dell’Europa si discute sempre meno se la sua esistenza abbia senso e assai di piu’ sulla via migliore per avanzare. Su queste basi la nostra Unione puo’ durare e prosperare".