I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, all’alba di ieri, hanno tratto in arresto a Scicli, un soggetto per furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale, possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli ed evasione dagli arresti domiciliari.
Nel corso delle attività di controllo del territorio sempre capillari e costanti nelle fasce delicate per la sicurezza pubblica come quelle notturne, i Carabinieri avevano ricevuto una segnalazione per furto di ciclomotore che era parcheggiato sulla pubblica via. Le numerose pattuglie dell’Arma in servizio si erano immediatamente poste alla ricerca del veicolo, ed un equipaggio aveva intercettato il veicolo nelle vie centrali di Scicli. Dopo aver segnalato al conducente di fermarsi con i segnalatori acustici e luminosi, questi si era dato alla fuga, e l’inseguimento è durato circa 1 km e mezzo, con il rischio di mettere a repentaglio la vita e l’incolumità di altri utenti della strada.
La professionalità e la saldezza di nervi dei militari dell’Arma ha permesso di bloccarlo e di non arrecare ulteriori conseguenze. Il ciclomotore guidato dal giovane era quello asportato poco prima, ed i militari hanno scoperto che il ragazzo avrebbe dovuto trovarsi ristretto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, ed inoltre, nella perquisizione personale e veicolare compiuta hanno rinvenuto un passamontagna scuro e chiavi ed attrezzi atti allo scasso, che probabilmente, sarebbero serviti a compiere altri reati. Al termine delle operazioni, i Carabinieri hanno dichiarato in arresto Gianluca Zafarana, 36 anni di Scicli, già deferito in passato più volte per i medesimi reati.
Il soggetto è stato trasferito in carcere a Ragusa e posto a disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura di Ragusa, dott.ssa Monego, per il successivo giudizio. La grande soddisfazione dell’uomo cui è stato riconsegnato il ciclomotore ha permesso di concludere con il lieto fine un’escalation di reati che il giovane che doveva trovarsi ai domiciliari ha compiuto nella notte di domenica.