Si è svolto a Ragusa un incontro sul rischio idrogeologico ed idraulico. Nell’ambito della “Settimana Nazionale della Protezione Civile” istituita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in coincidenza del 13 ottobre, l’incontro si è svolto ieri, presso il Centro Polifunzionale di Ragusa.
L’incontro, presieduto dal Prefetto, Filippina Cocuzza, è stato organizzato in raccordo con il Dipartimento Regionale di Protezione Civile e con il Dipartimento Protezione Civile del MIUR ed allo stesso hanno partecipato i Sindaci del territorio, le Amministrazioni e le strutture operative locali ed i rappresentanti di tutte le Associazioni di volontariato di protezione civile. L’iniziativa ha fornito l’occasione per una analisi comune sui temi richiamati dal documento per la Conferenza Nazionale e si è avvalsa degli interventi introduttivi del Dott. Nello Lo Monaco del Dipartimento Regionale della Protezione Civile della Regione Siciliana, su: “Il rischio idrogeologico ed idraulico e la pianificazione” e della Prof. Carmela Donatella Bucchieri dell’Ufficio Scolastico Provinciale, su: “La promozione della cultura della sicurezza e la sua rilevanza educativa”.
L’incontro ha costituito un momento di studio e di approfondimento che si è affiancato all’attività divulgativa, organizzata nel corso della settimana sia nei territori comunali nell’ambito dell’iniziativa “Io non rischio” a cura dei Gruppi dei volontari di protezione civile, sia presso tre istituti scolastici della provincia – di ogni ordine e grado – a cura dei rappresentanti del DPCR e del MIUR, finalizzata ad accrescere la consapevolezza dei rischi e la concreta capacità di affrontarli fin dall’età scolare per una corretta diffusione della cultura della sicurezza e della protezione civile. L’attività si inquadra nell’ambizioso progetto di affermare una rinnovata cultura in materia, fondata sulla conoscenza del territorio, sul coinvolgimento e sulla formazione, attraverso cui migliorare i comportamenti virtuosi da adottare in caso di emergenza, avendo consapevolezza dei rischi e delle peculiarità del territorio vissuto, nella consapevolezza del ruolo fondamentale che assume sempre più la sicurezza “partecipata” ed attiva della cittadinanza.