"Sicuramente c’e’ stata un po’ di ingenuita’, di romanticismo, perche’ magari altri sarebbero rimasti incollati ai ministeri anziche’ chiedere di andare a votare visto che non ci volevano far fare il taglio delle tasse.
Continuo, in attesa che gli italiani possano tornare a votare e si possa andare al governo con una coalizione diversa rispetto a quella con i 5 Stelle". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini ai microfoni di Radio Cusano Campus. "Il 90% dei nostri sforzi sono dedicati al tema del lavoro, delle tasse, dello sviluppo. Avevamo tenuto il problema degli sbarchi sotto controllo, per questo volevamo dedicarci ad altro. Il problema immigrazione era uno dei 50 problemi italiani e purtroppo rischia di tornare ad esserlo", aggiunge. Alla domanda se abbia aperto la crisi per paura di affrontare la manovra d’autunno, l’ex vicepremier risponde: "E’ vero l’esatto contrario.
Avevamo gia’ pronta una manovra piu’ coraggiosa, con 12 miliardi di tagli fiscali, che ovviamente avrebbe richiesto un confronto con l’Europa ben piu’ serio di quello che Conte sta portando avanti. In questa manovra tutte le nuove tasse entrano in vigore dall’1 gennaio. Gli eventuali aiuti alle famiglie, alle imprese, entrano in vigore tutti dal prossimo autunno. Gli italiani scemi non sono, e’ l’ennesima fregatura".