Risultati negativi per l’Italia riguardo gli investimenti in finanza sostenibile a contrasto dei cambiamenti climatici, da una ricerca svolta dal Centro Studi Consumerlab-Markonet su un campione di oltre 4 mila risparmiatori.
I risultati della ricerca evidenziano i risparmiatori italiani come fanalino di coda sull’economia green rispetto a quelli europei. Nel 2018 gli investimenti che hanno tenuto conto in maniera concreta dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) hanno superato nel mondo 31 mila miliardi di dollari, una crescita del 35% dal 2016, con un trend in continua accelerazione, che dimostra come i risparmiatori comincino a preferire gli investimenti sostenibili perche’ convinti che possano garantire, oltre a rendimenti proficui, anche un futuro migliore.
Gli europei sono i piu’ virtuosi; a meta’ 2019, il patrimonio dei fondi (attivi e passivi) allineati ESG ha superato i 1.000 miliardi di euro. L’Italia invece e’ rimasta indietro con investimenti sostenibili per soli 22 miliardi. Nelle Top 10 degli asset manager europei per fondi ESG non e’ presente nessun gestore italiano. Non lo e’ neanche tra i primi venti per il lancio di nuovi fondi ESG. In genere le famiglie benestanti sono piu’ sensibili ai temi della sostenibilita’, soprattutto quelli ambientali, pur continuando pero’ a non investire a favore dell’economia green.