Influenza 2019 arriva in anticipo. Secondo gli infettivologi il virus sarà molto aggressivo. Ecco come prevenire l’influenza e quali sono i sintomi. Ma come prevenire l’influenza?
La Società italiana di terapia antinfettiva (Sita), che ha reso noto il caso di Udine, ribadisce l’importanza della vaccinazione antinfluenzale universale e lancia di nuovo l’appello a vaccinarsi. Gli infettivologi – che avevano già stimato nelle scorse settimane una stagione che colpirà 6 milioni di persone – sottolineano le caratteristiche del paziente: una persona di 50 anni perfettamente sana e senza nessun’altra malattia, che non rientra quindi tra le categorie a rischio. “Se questi sono i segnali, con una prima diagnosi già alla fine di settembre, e se si ripeterà lo scenario registrato in Australia e altre parti del mondo, andremo incontro a una stagione influenzale particolarmente aggressiva, con circolazione di virus influenzali molto diversi: H3N2, come nel caso in questione, H1N1, virus B”, dice Matteo Bassetti, presidente della Società italiana di terapia antinfettiva.
Che aggiunge: “Questo caso suggerisce che la forma influenzale di quest’anno, anche se non dovesse avere i numeri straordinari come quelli dell’inverno 2017-18, può colpire anche le persone sane e rafforza il messaggio che la vaccinazione deve essere universale perché non esiste categoria di soggetti risparmiata dalle potenziali complicanze”. Ma quali sono i sintomi dell’influenza 2019? I sintomi dell’influenza più diffusi sono: l’insorgenza brusca della febbre oltre i 38 gradi; la presenza di almeno un sintomo sistemico, ossia dolori muscolari e articolari; la presenza di un sintomo respiratorio, cioè tosse, naso che cola, congestione/secrezione nasale, mal di gola.
“Per adesso ci sono in circolazione tutte forme parainfluenzali con raffreddore, tosse, dolori muscolari – spiega . L’epidemia influenzale vera e propria si presenterà con l’arrivo delle temperature più basse”, spiega Fabrizio Pregliasco, virologo del Dipartimento di Scienze biomediche per la salute dell’Università di Milano. Intanto a dimostrare che il virus dell’influenza 2019 è molto più aggressivo rispetto agli anni passati è stato il primo caso registrato a Udine che ha portato un uomo di 50 anni in rianimazione. Si tratta del primo caso grave dell’influenza 2019. Il virus arriva dai Paesi dell’emisfero meridionale dove l’inverno è agli sgoccioli e minaccia complicanze anche per le persone sane.