Su un totale di oltre 60 milioni di cittadini residenti in Italia a gennaio 2019, alla stessa data l’8,8% e’ residente all’estero. In termini assoluti, gli iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE), aggiornati al 1° gennaio 2019, sono 5.288.281.
E’ quanto emerge dalla XIV edizione del "Rapporto Italiani nel Mondo" della Fondazione Migrantes, presentato oggi a Roma. Dal 2006 al 2019 la mobilita’ italiana e’ aumentata del +70,2% passando, in valore assoluto, da poco piu’ di 3,1 milioni di iscritti all’AIRE a quasi 5,3 milioni. Da gennaio a dicembre 2018 si sono iscritti all’AIRE 242.353 italiani di cui il 53,1% (pari a 128.583) per espatrio. L’attuale mobilita’ italiana continua a interessare prevalentemente i giovani (18-34 anni, 40,6%) e i giovani adulti (35-49 anni, 24,3%). Il 71,2 e’ in Europa e il 21,5% in America (il 14,2% in America Latina). Sono 195 le destinazioni di tutti i continenti.
Il Regno Unito, con oltre 20 mila iscrizioni, risulta essere la prima meta prescelta nell’ultimo anno (+11,1% rispetto all’anno precedente). Al secondo posto, con 18.385 connazionali, vi e’ la Germania. A seguire la Francia (14.016), il Brasile (11.663), la Svizzera (10.265) e la Spagna (7.529). Le partenze nell’ultimo anno hanno riguardato 107 province italiane. Con 22.803 partenze continua il solido "primato" della Lombardia, seguita dal Veneto (13.329), dalla Sicilia (12.127), dal Lazio (10.171) e dal Piemonte (9.702).