Diabete di tipo 2, bere tè nero fa bene e previene glicemia alta. Secondo alcuni studi in alcune nazioni dove si beve giornalmente tè nero o verde si registrano meno casi di diabete di tipo 2.
A sostenerlo è uno studio epidemiologico condotto dal Data Mining International di Ginevra, in Svizzera, in collaborazione con altri ricercatori inglesi e francesi, che ha analizzato statisticamente gli effetti sulla salute del consumo regolare di tè nero in 50 nazioni del mondo. A consumarne di più sono gli irlandesi seguiti, in seconda e terza posizione in classifica, da inglesi e turchi: secondo i risultati raccolti sono proprio queste popolazioni ad ammalarsi meno di diabete di tipo 2.
La motivazione risiede nell’alto contenuto di antiossidanti del tè nero che se assunto quotidianamente può esercitare un effetto preventivo nei confronti della malattia. Il tè nero deriva dalla fermentazione del tè verde, un processo che modifica i flavonoidi in esso contenuti: mentre le catechine, quelle contenute nel tè verde, sono di piccole dimensioni e vengono assorbite lungo il primo tratto dell’apparato digerente, quelle contenute nel tè nero, chiamate teaflavine e tearubigine, sono molecole più grosse e pertanto permangono maggiormente nell’organismo e possono esercitare un’azione più duratura.
Il tè verde e il tè nero sono studiati da anni per le loro possibili azioni benefiche sulla salute, grazie proprio all’alto contenuto di antiossidanti. Questo studio dimostra un’influenza del loro consumo sul diabete, ma non su altre malattie come disturbi cardiovascolari o prevenzione di tumori. Un altro studio pubblicato su PubMed e a firma di Anderson RA e Polansky MM evidenzia l’importanza di una bevanda in grado di prevenire il diabete e la glicemia alta. Si tratta di alcuni particolari tipi di tè: il tè nero, il tè verde e il tè oolong. Il tè porterebbe un numero interessante di benefici, tra cui proprio quello di migliorare la sensibilità all’insulina.
Come spiegano i ricercatori, i benefici per la salute più conosciuti del tè riguardano i polifenoli, che hanno un valore molto importante contro il danno ossidativo e nelle attività antibatteriche, antivirali, anticancerogene e antimutageniche. Gli studiosi hanno però scoperto che i polifenoli contenuti nel tè possono anche aumentare l’attività dell’insulina. E’ stato dimostrato che consumare regolarmente il tè porta a un aumento dell’attività insulinica di 15 volte.
Nello specifico l’attività di potenziamento è dovuta all’Epigallocatechina gallato. Inoltre, uno studio olandese del 2009 ha dimostrato che bere tre tazze di tè (o caffè) al giorno può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 del 40%.