"Lo stop agli aumenti IVA previsti dalle clausole di salvaguardia ha dato un po’ di respiro alle imprese. Rimane pero’ tra le famiglie un clima generale di preoccupazione per il futuro, alimentato anche dalle infinite discussioni che hanno accompagnato la manovra e confermato oggi dal calo di fiducia dei consumatori, che ad ottobre torna a scendere di mezzo punto".
Cosi’ Confesercenti commenta i dati sulla fiducia dei consumatori e delle imprese ad ottobre, diffusi oggi dall’Istat. "Un po’ meglio vanno le imprese, il cui indice di fiducia, beneficiando anche dello stop all’IVA, segna un lieve avanzamento di quasi mezzo punto, speculare al calo dei consumatori: un progresso che cresce a +0,7 nel commercio. Un segnale di miglioramento da non sottovalutare, ma neanche da sopravvalutare – prosegue l’associazione di categoria -: ad essere piu’ ottimista e’ infatti solo la grande distribuzione, mentre il commercio tradizionale resta in difficolta’, con giudizi in peggioramento soprattutto sulle vendite attuali. Per i negozi le condizioni di fiducia sono inoltre compromesse dalla poca chiarezza sulla questione dei pagamenti elettronici, della lotteria degli scontrini e delle sanzioni previste per chi non riesce a trascrivere il codice fiscale dei clienti".