ROMA – Inflazione stabile a ottobre. Secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo non e’ cambiato su base mensile e ha fatto segnare un aumento dello 0,3% su base annua, come nel mese precedente.
La stabilita’ dell’inflazione su livelli contenuti e’ la sintesi di andamenti opposti tra i quali spiccano da un lato l’ampliarsi della flessione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da -5,3% a -8,2%) e dall’altro l’accelerazione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +0,4% a +1,9%). L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici accelerano entrambe da +0,6% a +0,8%. "L’inflazione si mantiene ai minimi storici e il versante dei prezzi resta il principale baluardo a sostegno di un minimo di potere d’acquisto per le famiglie.
Al di la’ del fatto preoccupante che la stessa debolezza dei consumi comprime la variazione dei prezzi, il dato di ottobre presenta la favorevole caratteristica della compressione dei prezzi dei prodotti energetici, fenomeno che si riflette in una modesta ma significativa crescita dell’inflazione core", commenta l’Ufficio Studi di Confcommercio. "Il contesto macroeconomico interno e internazionale non consente pero’ di immaginare che queste indicazioni siano l’inizio di un processo di avvicinamento al target del 2% – prosegue l’associazione di categoria -.L’inflazione italiana e’ ormai da quasi sette anni sotto tale soglia. Mediamente da inizio 2013 i prezzi hanno mostrato una variazione tendenziale dello 0,6%, che e’ anche l’inflazione acquista per l’anno in corso".