Ragusa, la riqualificazione dello scalo merci riceve consensi. Primo passo per la realizzazione della metropolitana di superficie. Nonostante le critiche del gruppo consiliare grillino sulle decisioni assunte dalla Regione per la riqualificazione delle scalo merci di Ragusa senza investire gli
organi consiliari, invece i progetti presentati in conferenza stampa dal sindaco Cassì e dall’assessore ai lavori pubblici Giuffrida, hanno riscosso un coro unanime di consensi in quanto la riqualificazione della vasta area significherebbe un reale avvio per la realizzazione delle metropolitana di superficie e comunque per il rilancio del settore del trasporto ferroviario. La prima a dichiarare la propria soddisfazione è la Cub Trasporti, antesignana di questa battaglia per la metrosuperficie. Il suo coordinatore provinciale Pippo Gurrieri, da sempre in prima fila, dichiara infatti “apprendiamo dalle dichiarazioni rese in conferenza stampa dal sindaco di Ragusa Cassì e dall’assessore Giuffrida che l’iter della metropolitana procede, e che si parla della sua entrata in servizio per il 2023.
E’ per noi più che una notizia: un traguardo importante nella lunghissima storia di questa infrastruttura alla cui realizzazione abbiamo dato energie, tempo e passione, e continuiamo a farlo con gli amici della Società per la Mobilità Alternativa”. Gurrieri non nasconde quali saranno le difficoltà ma si dice ottimista “sappiamo quanto occorrerà lavorare per rendere la metroferrovia gradita ai ragusani, e quanta pazienza andrà profusa per affrontare difficoltà e problematiche le più svariate, fino a quando il treno non rientrerà nelle abitudini quotidiane degli abitanti di questa città, costretta da assurde politiche di dismissione, a cancellare dai suoi orizzonti culturali la linea ferrata, la più longeva delle infrastrutture del territorio, ancora oggi proiettata verso il futuro per le sue caratteristiche di trasporto ecocompatibile, collettivo, comodo e sicuro”. Alle parole di Pippo Gurrieri fanno eco quelle di Franco Cilia, presidente della Società per la mobilità alternativa, nata appunto come organismo interlocutore delle istituzioni per la realizzazione dell’opera.
Afferma Cilia “dopo aver ascoltato il sindaco Peppe Cassì e l’assessore ai Lavori pubblici Gianni Giuffrida sullo stato dell’arte relativo alla sistemazione dell’ex scalo merci in vista della realizzazione della stazione degli autobus, del soprapassaggio, nonché della strada di collegamento tra via Carducci e via Archimede, non possiamo che essere soddisfatti”. Con particolare riferimento alla metropolitana di superficie, Franco Cilia ricorda “abbiamo appreso che la Regione ha assicurato a Rfi lo stanziamento di circa 30 milioni per la metroferrovia e Rfi sta proseguendo nella progettazione. I diciotto milioni del decreto periferie (che sono stati sbloccati nello scorso mese di giugno, così come ha comunicato il sindaco) serviranno per tutte le opere di collegamento della metroferrovia con la città. Stiamo parlando del sottopasso di Cisternazzi, del soprapasso della stazione centrale, della fermata del Carmine, nonché della sistemazione della vallata Santa Domenica.
Ecco perché, a nome di tutti i componenti della Sma, desideriamo esprimere un sincero ringraziamento al sindaco e alla sua amministrazione nonché a tutti coloro che, nei diversi ruoli e a vario titolo, hanno contribuito e contribuiranno alla realizzazione dell’importante opera. Continueremo ad impegnarci anche noi affinché si possa arrivare finalmente al traguardo tanto atteso”. Al coro di commenti soddisfatti si aggiunge anche la voce di Paolo Sanzaro, segretario della Ust Cisl Ragusa Siracusa “accogliamo con interesse il percorso illustrato dal sindaco, Giuseppe Cassì, con riferimento all’avvio dell’iter di dismissione dell’ex scalo merci propedeutico alla creazione della metropolitana di superficie che, secondo alcune accreditate stime, potrebbe essere in attività già entro il 2023”.
Anche Sanzaro si dice convinto che “il potenziamento delle linee ferrate è uno dei punti deboli del sistema infrastrutturale della Sicilia sud orientale sul potenziamento del quale il sindacato batte da qualche tempo. Ecco perché l’interazione tra Stato, Regione e Rfi, con i fondi che tutti hanno messo a disposizione per dare vita al progetto della metro, rappresenta un esperimento positivo che deve essere guardato come esempio. Naturalmente, oltre alla metropolitana di superficie, l’auspicio è che possano essere potenziate le corse ferroviarie tuttora esistenti per migliorare i collegamenti con gli altri comuni della Sicilia sud-orientale. Sembra essersi risvegliato, da qualche tempo, un interesse non da poco nei confronti del sistema ferroviario ed è opportuno che questo interesse possa essere coltivato nella maniera più adeguata possibile. Come sindacato, siamo pronti a fare la nostra parte condividendo, quando sarà necessario, i percorsi virtuosi che ci consentiranno di guardare al futuro infrastrutturale della provincia di Ragusa, ma più in complessivo dell’intero Sud Est, con una maggiore fiducia”. (da.di.)