Canone per l’occupazione del suolo pubblico, la Cna di Modica a confronto con il sindaco Abbate. In fase di individuazione le soluzioni per gli operatori commerciali e artigianali.
Canone per l’occupazione del suolo pubblico, in fase di individuazione le soluzioni per commercianti e artigiani. Questo l’esito del confronto tra la Cna comunale da un lato e il sindaco di Modica dall’altro. La delegazione dell’associazione di categoria era formata dal responsabile organizzativo Carmelo Caccamo e da Alessandro Di Martino, responsabile Terziario e commercio della Cna territoriale di Ragusa, oltre che da una ristretta delegazione di operatori del settore ambulanti e del settore pubblici esercizi, bar e ristoranti. Già all’inizio dello scorso mese di ottobre, la Cna aveva incontrato gli operatori del settore prendendo atto delle loro difficoltà a fronteggiare il rincaro dei canoni. Da qui era partita la richiesta d’incontro con l’amministrazione comunale che è stata accolta dal sindaco Ignazio Abbate, alla presenza del vice Rosario Viola.
Il primo cittadino ha sottolineato che la manovra è stata dettata dalla necessità di dovere fare i conti con i bilanci. Per tale motivo, è stato spiegato che gli spazi di manovra per cercare di venire incontro alle esigenze degli operatori sono molto risicati. Nonostante tutto, si è registrata un’apertura nei confronti della Cna. Infatti, da qui in avanti, sarà avviata una serie di confronti per verificare una possibile modifica dei regolamenti concernenti l’occupazione del suolo pubblico con specifico riferimento alla variazione degli importi. La Cna comunale si è detta pronta ad intervenire individuando quegli elementi che possono fare al caso degli operatori alleggerendo la pesantezza del canone. “Naturalmente – sottolinea Di Martino – ci attiveremo per formulare delle proposte concrete e sostenibili che speriamo possano essere prese il prima possibile in considerazione”. “Abbiamo chiesto insieme con le imprese – precisa dal canto suo Caccamo – una rimodulazione del calcolo del canone per le aree utilizzate. Le imprese si impegneranno a migliorare il centro storico.
Abbiamo condiviso il concetto che gli artigiani e i commercianti devono essere parte integrante dell’animazione della città e quindi occorrerà tenere in considerazione il ruolo e il contributo offerto quotidianamente. Tenendo conto della flessione di presenze turistiche che si registra in genere nei mesi invernali, chiediamo un aiuto concreto all’amministrazione comunale soprattutto per quei tre-quattro mesi in cui le imprese dovranno sostenere costi non indifferenti a fronte di un calo delle entrate. Inoltre, riteniamo opportuno anche una rimodulazione di calcolo della tipologia intermedia cosiddetta B delle pedane. Il sindaco si è detto disponibile ed ha avanzato una sua proposta di esenzione della Tari per le aree esterne occupate dalle attività commerciali. Noi, comunque, protocolleremo una nostra proposta strutturale di rimodulazione tesa a rivedere il regolamento Tari e Cosap confrontandoci serenamente come abbiamo già fatto in altre occasioni allo scopo di raggiungere sempre obiettivi importanti a favore di imprese e pensionati della città di Modica”. Sarà posta altresì attenzione anche a tutta la materia riguardante il commercio ambulante in città e a Marina.