Sicilia con il tasso di obesità infantile tra i più alti d’Europa. Sport e controlli sanitari al centro di una conferenza a Palermo. Martedì 12 novembre 2019, in occasione degli esami finali per il conferimento del titolo di specialista in Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico dell’Università di Palermo, sarà presente il dr. Maurizio Casasco, presidente della Federazione Medico Sportiva italiana (FMSI) nonché della Federazione Europea EFSMA (European Federation of Sports Medicine Associations).
Da anni promotore di tante attività rivolte alla tutela sanitaria dell’atleta, il presidente Casasco ha firmato quest’anno un protocollo d’intesa col Ministro dell’Università con l’impegno di promuovere l’esercizio fisico quale strumento di prevenzione delle malattie cardiovascolari, metaboliche e tumorali. Questo protocollo ha già dato i suoi primi risultati con un incremento significativo, di quasi il 50%, del numero di borse di studio per le Scuole di Specializzazione in Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico sul territorio nazionale. Anche Palermo ha beneficiato di questo incremento avendo ottenuto, grazie all’ampia rete formativa sul territorio siciliano, il maggior numero di posti nella graduatoria nazionale. "E’ per noi un grande onore il fatto che Maurizio Casasco abbia accettato il nostro invito a tenere una lettura magistrale dal titolo “La medicina dello sport in Italia e in Europa: presente e futuro” in occasione della cerimonia di attribuzione del titolo ai nuovi specialisti delle tre sedi di Palermo, Catania e Messina.
Questo testimonia l’eccellente rapporto che la Scuola siciliana è riuscita a instaurare con la FMSI, punto di riferimento scientifico e professionale per tutti gli specialisti del settore. – dichiara Francesco Cappello, ordinario di Anatomia umana e Direttore della Scuola- Anche grazie a questo rapporto, oggi la Sicilia ha potenziato il suo ruolo di riferimento sul territorio nazionale che da anni ricopre nell’ambito della medicina dello sport". "Ho accettato ben volentieri l’invito dell’Università di Palermo – dichiara il Dr. Casasco – perché la Sicilia merita una maggior attenzione per migliorare lo stile di vita e l’alimentazione, soprattutto tra i bambini in quanto il tasso di obesità infantile è tra i più alti d’Europa. Fare sport migliora la vita e i controlli sanitari sono obbligatori per diminuire i rischi salute che, grazie alle Leggi da noi promosse negli anni, hanno ridotto di oltre l’85% gli episodi di morte improvvisa nei campi di gara.
Inoltre grazie all’obbligo dei defibrillatori si potrebbero salvare ancora più vite. La Sicilia però rimane ancora indietro nel personale addetto formato: un aumento dei corsi di Primo Soccorso Sportivo Defibrillato ridurrebbe il gap che la separa da altre parti d’Italia. La nostra nazione rimane comunque leader in Europa e nel mondo in quest’ambito in quanto ci vengono riconosciuti sia il grande lavoro svolto fin dal 1982 – quando è divenuto obbligatorio il certificato medico per fare sport – sia la validità delle ricerche svolte sulla prescrizione personalizzata dell’esercizio fisico a scopo preventivo-terapeutico, al fine di permettere a tutti la pratica dell’esercizio fisico, inclusi i soggetti affetti da malattie stabilizzate". Dichiara, infine, Gennaro La Delfa, presidente regionale della FMSI: "Il binomio FMSI e Università è fondamentale per aumentare la cultura del movimento che migliora lo stato di salute dei cittadini in una Regione come la Sicilia collocata agli ultimi posti per percentuale di persone sportive e fisicamente attive".
Gli fa eco il Dr. Vittorio Virzì, coordinatore regionale della formazione FMSI, sottolineando "la necessità di coinvolgere il Servizio Sanitario Nazionale per organizzare insieme progetti di screening per tutti coloro i quali intendono intraprendere attività motorie, specie in età evolutiva e negli anziani". La conferenza di Casasco si svolgerà presso l’Istituto di Anatomia Umana e Istologia del Policlinico di Palermo e i lavori saranno introdotti dal prof. Giuseppe Ferraro (direttore del Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica avanzata) e dal dott. Carlo Picco, direttore generale del Policlinico Universitario di Palermo.