Il Ragusa 1949 in condizioni di emergenza in vista della difficile trasferta di Carlentini, l’allenatore Settineri: “siamo pronti a dare il massimo nonostante tutto”.
Dopo la buona prestazione casalinga con il Giarre, l’Asd Ragusa Calcio 1949 si prepara, non senza una serie di difficoltà, per l’insidiosa trasferta di Carlentini in programma domani. La gara si giocherà a partire dalle 14,30 allo stadio Romano. Settineri dovrà rinunciare intanto allo squalificato Kouame. Gli azzurri sono reduci dalla convincente prestazione, nonostante il pareggio casalingo, con il Giarre. “Vorrei parlare per l’ultima volta – afferma Settineri – della partita con gli etnei nel corso della quale ci siamo resi protagonisti di una buonissima prestazione grazie a un gruppo che si fa trovare sempre pronto, disponibile in qualsiasi circostanza. Eravamo in emergenza con il Giarre ma la panchina mi ha dato una mano d’aiuto dal punto di vista qualitativo. Devo dire che grande merito va allo staff tecnico che mi collabora e che, anche se molte volte non viene citato, operando in silenzio, svolge un ruolo di prim’ordine. Significa che c’è una unione d’intenti che, finora, ci ha fatto fare sempre bene”.
E per quanto riguarda la partita di domani, quali sono le condizioni della squadra? “Il match con il Carlentini – prosegue Settineri – è molto difficile e le nostre condizioni fisiche, in questo momento, soprattutto per i traumi con cui sono alle prese alcuni nostri giocatori, non sono ottimali. Abbiamo parecchie persone che sono fuori ma non deve essere una scusante e soprattutto tutto ciò non deve compromettere il rendimento di un gruppo che lavora sempre per dare il massimo. Abbiamo sperimentato ieri altre soluzioni per cercare di arrivare a Carlentini, su un campo ostico, contro una squadra che sta facendo benissimo, nella migliore condizione possibile. Per quanto ci riguarda, dobbiamo, come ribadisco costantemente e quotidianamente, entrare in campo e cercare di fare la partita con le nostre idee e il nostro modo di operare. Dobbiamo essere bravi a sapere gestire il match. Dobbiamo dimostrare a noi stessi che siamo una squadra che fa del gruppo e della disponibilità la propria arma migliore”.
Quanto sarà penalizzato il Ragusa dal fatto di giocare su un campo in terra battuta? “Non lo so – risponde il tecnico – perché non conosco realmente le condizioni del terreno di gioco. Ovviamente, più noi possiamo palleggiare, più riusciamo ad esprimerci. Ma non cercherò mai scusanti del genere. Sappiamo che fa parte del gioco. Dobbiamo metterci in moto sin dal primo minuto e far bene il più possibile. L’importante è avere ben chiaro ciò che occorre fare. E poi, come ci diciamo ogni giorno nello spogliatoio, l’umiltà precede sempre la gloria. Per cui il nostro primo pensiero è solo quello di lavorare”.