E’ questa l’ennesima volta che la deputata regionale 5 stelle Stefania Campo interviene sulla scempio ambientale che si perpetua sul lido dei Macconi, definito anche “le dune di plastica”.
Ed ancora una volta, come già fatto in precedenza, la Campo chiede che il luogo venga dichiarato SIN, ovvero Sito di interesse Nazionale per consentire direttamente al Ministero dell’Ambiente di attivare le bonifiche. Stefania Campo ricorda che, in occasione della visita del ministro dell’Ambiente Costa in Sicilia in queste ore, ha provveduto a consegnargli “un dossier dettagliato sull’emergenza ambientale che interessa tutto il litorale dei Macconi, territorio del Ragusano che nasconde sotto le dune di sabbia una vera e propria bomba ecologica che da anni è stata denominata, sinteticamente, “Dune di plastica”. Al ministro Costa poi la Campo, dopo un incontro avvenuto nei mesi scorsi, ha “continuato a mettere in evidenza la gravità della situazione di degrado in cui si trova gran parte del territorio del comune di Acate e della città di Vittoria.
Ed oltre ai Macconi non mancano seri elementi di preoccupazione per la qualità delle acque, di superficie e sotterranee, di tutta l’area dell’ipparino che si trova nella ‘fascia trasformata’. Da queste parti c’è una vera e propria bomba ecologica che sta già esplodendo. La pratica diffusa e sistematica dell’abbruciamento dei rifiuti serricoli e delle plastiche con lo sviluppo delle ‘fumarole, l’elevato tasso di inquinamento delle acque dovuto all’impiego massiccio di pesticidi, rendono l’area ipparina come il secondo territorio con il maggior tasso di incidenza di malformazioni congenite in Sicilia”. Da qui l’esigenza che l’area venga dichiarata SIN, ovvero Sito di interesse Nazionale per consentire direttamente al Ministero dell’Ambiente di attivare le bonifiche. La parlamentare regionale grillina interviene anche sulla realizzazione dell’impianto di produzione di biometano in contrada Zimmardo-Bellamagna a Modica, sostenendo le posizioni del consigliere comunale modicano Marcello Medica che ha espresso perplessità sulla realizzazione di tale impianto.
La Campo spiega “le comunità locali non sono state coinvolte e ci sono carenze nella pianificazione del territorio. Da considerare, fra l’altro, anche la vicinanza al perimetro urbano del comune di Pozzallo; anche i cittadini pozzallesi avrebbero meritato attenzione e ascolto. Tutto ciò purtroppo non è successo. Quando si parla di impianti di questo tipo, il primo cittadino dovrebbe sempre adottare questo modus operandi”. “Proprio in questi giorni – evidenzia la deputata regionale – si sta discutendo in aula, presso l’Assemblea Regionale Siciliana, la legge sui rifiuti e noi, con un emendamento specifico, abbiamo chiesto che il governo Musumeci modifichi il disegno di legge dando delle indicazioni ben precise su dove allocare impianti simili, chiaramente non a ridosso di zone vincolate, o di aree di pregio naturalistico o che vanno a impattare con gli equilibri ecologici di territori a vocazione turistica, ricettiva e, magari, tradizionalmente agricola.
Questi tipi di impianti, difatti, andrebbero allocati in zone industriali proprio perché si tratta esclusivamente di impianti di produzione di energia. Diverso, invece, il caso dei piccoli impianti al servizio delle aziende agricole stesse che chiudono il ciclo produttivo con un riutilizzo encomiabile degli scarti delle proprie lavorazioni”. Stefania Campo infine conclude “mettendo in rilievo gli imprescindibili aspetti di tutela dei beni archeologici delle contrade stesse e lanciando un ragionevole invito. Nella zona in cui dovrebbe sorgere questo impianto, sono presenti ben due vincoli per beni archeologici, uno per la necropoli di contrada Bellamagnae uno per gli insediamenti rupestri nella contigua contrada Cava Gisana. Pertanto, va prestata la massima attenzione alla questione, senza fughe in avanti e con la massima trasparenza, lo dico soprattutto al sindaco di Modica: si facciano, in tal senso, tutti i passaggi politici del caso, in consiglio comunale, attraverso incontri con le comunità dei residenti, coi cittadini di Pozzallo e con l’amministrazione guidata da Ammatuna che ha già espresso fortissime e ragionevoli perplessità. Siamo dunque a fianco del nostro consigliere 5 stelle e ci uniamo alla sua richiesta di chiarezza”. (da.di.)