La decisione del sindaco di Ragusa Peppe Cassì di affidare in locazione temporanea per il periodo natalizio le nove unità comunali di Via del Mercato a Ragusa Ibla ha suscitato immediate proteste, sia da parte della Cna, l’associazione di categoria degli artigiani, che parla di “affidamento estemporaneo”, sia da parte dei consiglieri del Pd, Mario Chiavola e Mario D’Asta che gratificano il sindaco di un “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.
Seconda la Cna infatti, a nome della quale parlano il presidente comunale Santi Tiralosi, la responsabile della Cna comunale, Antonella Caldarera e il responsabile territoriale Cna Commercio e Turismo, Alessandro Di Martino, “l’affidamento in locazione è avvenuto in maniera estemporanea mentre la Confederazione, da sempre, ha rivolto delle pressanti sollecitazioni alle varie amministrazioni comunali che si sono succedute, compresa quella in carica, per la definizione di un progetto più ampio e per una definitiva valorizzazione e messa in funzione dei locali stessi”. A riprova di tale affermazione i vertici della Cna affermano “il fatto che i locali siano annualmente richiesti e, di conseguenza, affidati è il sintomo più evidente di una sicura funzionalità dell’area che potrebbe vedere rivivere l’antico quartiere della città con l’attivazione di tutta una serie di attività commerciali e artigianali. Il nostro auspicio è dunque far sì che si possa procedere lungo la direzione di un progetto molto più ampio e duraturo”.
Da parte sua la Cna si dichiara “disponibile ad avanzare proposte concrete, così come abbiamo sempre detto, per far sì che il sito possa essere il più possibile apprezzato e valorizzato, così come merita”. Sulla vicenda, dicevamo, intervengono anche i due consiglieri dem di Ragusa Mario Chiavola e Mario D’Asta che, riallacciandosi alla presa di posizione della Cna, aggiungono “così come più volte detto anche in aula, questa scelta non ci porterà lontano ma è soltanto un pannicello caldo per cercare di non affrontare il problema nella maniera dovuta. Perché questa amministrazione non ha ancora deciso di sviluppare un percorso più duraturo nel tempo, e se possibile definitivo, per garantire la piena funzionalità delle botteghe artigianali in questione? E come mai si è deciso, ancora una volta, di fare ricorso a questo strumento della locazione per un periodo ben definito, cioè quello natalizio, lasciando scoperti tutti gli altri periodi dell’anno?”.
Dopo aver auspicato “vorremmo che l’amministrazione comunale attivasse un percorso per trovare finalmente una soluzione conclusiva al problema che, soprattutto per gli operatori economici, è abbastanza serio”, Chiavola e D’asta mettono in rilievo che “durante questo periodo della locazione, si rischia di avviare fenomeni di concorrenza sleale in danno agli operatori economici di Ibla che lavorano sul posto tutto l’anno e che rischiano di vedersi superati da chi decide di utilizzare l’offerta della locazione senza, dunque, andare incontro ai costi che gli altri operatori devono sobbarcarsi per tutto l’anno. Eppure ci sarebbero tutte le carte in regola per potere sanare tale questione una volta per tutte. Le associazioni di categoria, la Cna su tutte, si sono dimostrate disponibili e volenterose a fornire il proprio contributo in termini di suggerimenti e proposte. Ma dopo un anno, l’amministrazione comunale è ricaduta nello stesso errore di valutazione. Ci chiediamo le ragioni di tutto ciò. Per una situazione che, a lungo andare, diventerà molto probabilmente insostenibile”. (da.di.)