Diabete, mangiare fibre riduce la glicemia? Da sempre alle persone che soffrono di diabte veine consigliato di inserire nella propria alimentazione alimenti ricchi di fibre.
Secondo molti medici mangiare ogni giorno alimenti ricchi in fibre consente un migliore controllo della glicemia e dei livelli di insulina, trigliceridi e colesterolo. Questo significa anche che inserire nella propria alimentazione il consumo giornaliero di fibra alimentare può essere fondamentale per prevenire e contrastare il diabete, l’obesità e può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e tumori del colon. ma cosa si intende per fibra alimentare? Con il termine fibra alimentare si classificano quelle sostanze di origine vegetale che non possono essere assorbite dall’intestino. Alcune proprietà di queste sostanze come la viscosità, la capacità di trattenere l’acqua e il miglioramento della motilità intestinale rendono la fibra indispensabile per il benessere dell’intestino.
I benefici non si esauriscono a livello intestinale perché le fibre risultano essere potenti armi da utilizzare nella prevenzione e nella cura di molte malattie grazie alla loro azione di aumento del senso di sazietà, di riduzione dell’indice glicemico dei carboidrati e al rallentamento e diminuzione dell’assorbimento dei nutrienti. La fibra alimentare, specialmente quella solubile, può contribuire alla regolazione della concentrazione ematica del glucosio migliorando la glicemia post-prandiale. Ripetendo questo effetto benefico con regolarità è possibile prevenire lo sviluppo di ulteriori complicanze metaboliche nei pazienti diabetici e ridurre il rischio di sviluppare il diabete negli individui sani. Scegliere il più possibile alimenti ricchi di fibre, come frutta, verdura e cereali integrali (ad esempio: cereali con crusca, pasta integrale e riso integrale), privilegiando gli alimenti a basso indice glicemico può dare beneficio alle persone che soffrono di diabete.
Per i diabetici queste semplici scelte alimentari protratte quotidianamente come nuovo e più sano stile di vita possono portare a: un migliore controllo dell’emoglobina glicata (HbA1c), i cui valori sono presi in considerazione dai diabetologi come obiettivo di cura; ad una riduzione degli episodi ipoglicemici e ad un miglioramento globale del rischio cardiovascolare sia in pazienti con diabete mellito tipo 1, sia in quelli con diabete tipo 2. Come facciamo sempre in tutti gli articoli di salute pubblicati sul nostro sito raccomandiamo di chiedere il parere del proprio medico prima di inserire nella propria alimentazione cibi che possono mettere a rischio la salute quando si soffre di diabete.