"L’Italia ha smarrito la capacita’ di guardare avanti e si limita a utilizzare le risorse di cui dispone senza tuttavia seguire un programma preciso. Vogliamo contribuire a promuovere elementi di un immaginario collettivo vitale e palpitante che guarda agli altri e al futuro, che e’ concretamente ottimista: e’ questa la sfida nella quale ci vogliamo cimentare".
Sono le parole del presidente di Manageritalia Guido Carella che hanno anche fatto da traccia al Congresso dell’associazione, tenutosi a Milano. Manageritalia e’ la Federazione nazionale dei dirigenti, quadri e professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato che rappresenta, in Italia, oltre 35.000 manager e alte professionalita’ del terziario con l’obiettivo primario di tutelarli e di promuovere il loro ruolo e di contribuire – insieme alle istituzioni politiche e alle organizzazioni economiche, sociali e culturali, nazionali ed internazionali – alla crescita economica e al progresso sociale del paese. Un Congresso, quello di Milano, segnato da parole di preoccupazione per la situazione che riguarda in Italia alcune grandi imprese: emblematici i casi dell’ex Ilva e di Alitalia.
In Italia bisogna ripartire dai fatti e dalle competenze: e’ stato questo uno dei principi usciti dal Congresso, concetto ripreso in chiusura dal presidente Guido Carella. Un principio che e’ considerato "la base per ripartire e per dare corpo" ai tanti contributi, idee e embrioni di progetti di azioni concrete emersi dal contributo degli oltre 37mila manager associati alla community sui temi del Congresso, dai Precongressi delle Associazioni territoriali e dal dialogo nel corso della due giorni tra gli ospiti e i 400 manager partecipanti.