La Polizia di Stato esegue misura cautelare a carico di un tunisino che aveva devastato il centro per il rimpatrio di Bari. La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha eseguito la misura cautelare della custodia in carcere, emessa del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica di quel capoluogo, a carico di un tunisino di anni 23, indagato assieme ad altri ospiti del centro di rimpatrio di aver devastato la struttura che li ospitava.
Sono 21 gli indagati dalla Squadra Mobile, responsabili di aver incendiato e distrutto arredi, computer e la mensa del centro per il respingimento dove gli stessi erano ospitati in attesa di essere accompagnati nel loro paese d’origine perché non in regola con le norme sul soggiorno nel territorio nazionale. Il lavoro sinergico tra le Questura di Ragusa e quella di Bari, supportato dall’attività tecnica della Polizia Scientifica, ha reso possibile identificare compiutamente lo straniero che a distanza di pochi mesi dai fatti accaduti è stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato in esecuzione del provvedimento del G.I.P. presso il Tribunale di Bari e condotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.