La dieta per il fegato grasso prevede l’esclusione di una grande varietà di alimenti che potrebbero peggiorare lo stato di salute del fegato. Il fegato grasso è causato da un’alterazione del metabolismo lipidico che porta ad un accumulo eccessivo di grasso nelle cellule del fegato che non viene smaltito nella maniera adeguata.
La malattia inizialmente non ha particolari conseguenze, ma in taluni casi, se persiste, può causare un cattivo funzionamento del fegato fino all’insufficienza epatica o alla cirrosi. A seconda della causa che la provoca, la steatosi epatica si può differenziare in una forma non alcolica, tipica di chi beve pochissimo alcol o per nulla, o alcolica che si manifesta invece nella maggior parte dei forti bevitori. In entrambi i casi è però reversibile: con una dieta adeguata e la perdita di peso nella prima forma, o con la sospensione del consumo di ‘bevande ebbre’ nella seconda. Ma quali sono i sintomi del fegato grasso? I sintomi del fegato grasso, nella sua fase iniziale come detto, per lo più non dà segni di sé. I fastidi, caratterizzati soprattutto da un dolore localizzato nella parte destra e alta dell’addome, cominciano ad uno stadio più avanzato di malattia quando il fegato diventa “grosso” oltre che grasso.
È questa la ragione per cui la steatosi epatica viene spesso scoperta casualmente, durante un’ecografia svolta per un semplice controllo o un’altra patologia. Tuttavia lievi incrementi delle transaminasi (enzimi presenti nel sangue) sono molto spesso la spia del fegato grasso, mentre l’affaticamento, la debolezza, un repentino dimagrimento possono essere dei segnali indicatori di malattia più avanzata. Ora vediamo quali sono gli alimenti vietati nella dieta per il fegato grasso: fra le bevande sono vietati alcolici, compresi vino e birra; superalcolici (liquori, grappe, cocktail); bevande zuccherine (coca-cola, aranciata, tè freddo, succhi di frutta con zucchero aggiunto); zuccheri in genere: bianco e di canna, ricorrendo eventualmente a dolcificanti.
Ma anche dolci (torte, pasticcini, biscotti, frollini, gelatine, budini, caramelle, marmellata e miele), frutta sciroppata, candita, mostarda di frutta; grassi in genere: quelli animali (burro, formaggi grassi, lardo, strutto e panna che sono ricchi in grassi saturi), ma anche i grassi idrogenati (trans) presenti nella margarina e in molti prodotti industriali, nei piatti pronti e nei cibi da fast-food; alimenti di origine animale, quali frattaglie, insaccati ad elevato contenuto di grassi saturi (salame, salsiccia, mortadella, parti grasse delle carni) e maionese e altre salse elaborate. Ora vediamo glia alimenti concessi in modo moderato: alcuni tipi di frutta come uva, banane, fichi, cachi, mandarini in quanto più zuccherini, e frutta secca; affettati da ridurre al massimo; limitare il consumo di prosciutto cotto, crudo, speck, bresaola a una-due volte alla settimana purché sgrassati. Meglio preferire l’affettato di tacchino e/o pollo e formaggi: previlegiare quelli freschi a basso contenuto di grassi e tra gli stagionati i formaggi prodotti con latte parzialmente scremato, limitandone il consumo a una-due volte alla settimana in sostituzione di un secondo piatto.
Ora vediamo quali sono gli alimenti consentiti nella dieta per il fegato grasso: pesce di ogni tipo ed in particolare quello azzurro (aringa, sardina, sgombro, alici) per il loro contenuto di omega 3, consumandolo almeno tre volte alla settimana. Va ricordato però che molluschi e crostacei sono ricchi in grassi; verdura cruda e cotta; frutta, carboidrati: sono indicati pane, pasta, riso, avena, orzo, farro e altri carboidrati complessi a basso indice glicemico, con preferenza per quelli integrali, in quantitativi moderati. Si anche a latte e yogurt parzialmente scremati, carne bianca, proveniente da tagli magri e privata del grasso visibile e/o pollame senza pelle, limitando l’assunzione della carne rossa ad una volta alla settimana e bevande come acqua, tè, tisane senza zucchero.
Come facciamo sempre nelle diete pubblicate sul nostro sito raccomandiamo di chiedere il parere del proprio medico o di uno specialista prima di seguire questa dieta o qualsiasi altro regime alimentare dietetico. E’ fondamentale seguire sempre i consigli del proprio medico curante soprattutto quando si fa uso di farmaci o terapie farmacologiche giornaliere.