Carenza di ferro, sintomi e dieta. Quando si ha una carenza di ferro ne risente tutto l’organismo e si manifestano alcuni sintomi come stanchezza e mal di testa. Spesso come riporta il Daily Mail, la carenza di ferro potrebbe essere il continuo aumento di cambi di alimentazioni a favore di diete vegetariane e vegane o restrittive.
La carenza di ferro secondo il Government’s Scientific Advisory Committee on Nutrition si manifesta nella donne di età compresa tra 35 e 49 anni, nelle ragazze tra 15 e 18 anni, nei bambini tra 1 e 2 anni e negli uomini di età superiore ai 65. Ma quali sono i sintomi che si manifestano quando si ha una carenza di ferro? Tra i sintomi da non sottovalutare ci sono: stanchezza, fiato corti, mal di testa e vertigini, papitazioni e unghie fragili. Il ferro è ormai noto, contribuisce alla riduzione di stanchezza e debolezza. Il suo compito è quello di trasportare l’ossigeno nell’organismo e, là dove le cellule e tessuti ne ricevono meno, ecco che il corpo avvisa quel senso di spossatezza a volte destabilizzante. Quando si ha una carenza di ferro si ha un ridotto trasporto di ossigeno ai muscoli e ai tessuti.
La conseguenza potrebbe tradursi in un’alterata ventilazione polmonare. Soprattutto durante l’allenamento. Ma anche durante attività quotidiane come salire le scale. La carenza di ferro da vita a mal di testa e vertigini perché una mancanza di emoglobina nel sangue comporta un ridotto afflusso di ossigeno al cervello. Quindi, bassi livelli di ferro possono anche avere un impatto sulla nostra salute mentale. “Ansia, attacchi di panico, sbalzi d’umore, depressione e mancanza di concentrazione possono essere tutti sintomi dovuti a questa carenza” – ha precisato l’esperto. I bassi livelli di ferro possono rendere le unghie più fragili. Questo di solito è accompagnato da altri sintomi come stanchezza e pelle pallida. L’anemia da carenza di ferro più grave ha un impatto più significativo sulle nostre unghie.
Diventano concave, a forma di cucchiaio. Questo è un segno rivelatore di carenza di ferro. In caso di carenza di ferro, è possibile avvisare anomalie per quel che concerne il battito del cuore che, di conseguenza, ha bisogno di lavorare di più per trasportare l’ossigeno nel corpo. Questo può portare a battiti cardiaci irregolari o veloci e persino soffi al cuore, un cuore ingrossato o in casi estremi a insufficienza cardiaca. Infine va ricordato che quando si ha una carenza di ferro occorre seguire una dieta sana e completa. Tra gli alimenti che non devono mancare mai nella dieta contro una carenza di ferro ce ne sono tantissimi.
In particolare il ferro si trova negli alimenti di origine animale (carni rosse magre, tacchino, pollo, pesci come tonno, merluzzo, salmone) ed è di più facile assorbimento da parte dell’intestino, mentre quello di origine vegetale contenuto nei cereali, legumi e nelle verdure è ferro non eme ed è meno assorbibile. Per sfruttare al meglio soprattutto il ferro contenuto in quantità minore nei cereali, verdura e frutta, gli esperti raccomandano di assumerlo in uno stesso pasto associato a: Vitamina C, presente negli agrumi, uva, kiwi, peperoni, pomodori, cavoli, broccoli, lattuga. Dunque il consiglio ad esempio è di preparare pasta e broccoletti, di condire la verdura con il limone, la macedonia con succo di limone o di arancia. Cisteina, contenuta nella carne e nel pesce che è in grado di fare assorbire 2 o 3 volte di più il ferro non eme presente nelle verdure.
Dunque, sarebbe bene accompagnare un secondo di carne con un contorno di verdura. Vitamina A, presente in fegato di bovino, fegato e oli di merluzzo, carota, zucca, albicocca, frutta e verdura di colore giallo-arancione e verde brillante, tuorlo d’uovo, burro, formaggi; complesso B contenuto in alimenti sia animali che vegetali e rame che si trova nei cereali, nella carne, nei molluschi, nelle uova e nella frutta secca in guscio. Ottimo l’abbinamento degli spinaci con molluschi o legumi (ricchi di rame) oppure con il succo di limone o con spremute di agrumi e kiwi (ricchi di vitamina C).