L’obesità crea danni al cervello degli adolescenti. In particolare l’obesità danneggia aree cruciali del cervello e compromette il controllo delle emozioni e della fame.
Lo rivela uno studio presentato al meeting della Radiological Society of North America (RSNA) a Chicago, e condotto da Pamela Bertolazzi, dell’Università di Sao Paulo in Brasile. Lo studio ha coivolto bambini tra i 12 e i 16 anni. Tutti sono stati monitorati con una speciale risonanza magnetica dalla quale sono emersi i danni al cervello. I ricercatori brasiliani hanno confrontato con una speciale risonanza magnetica il cervello di un gruppo di adolescenti obesi con quello di coetanei sani di controllo. E con il confronto sono stati evidenziati danni alle fibre nervose di aree chiave per il controllo di emozioni ed appetito, nonché dei circuiti della gratificazione. I danni, inoltre, sono stati correlati a disfunzioni ormonali come la resistenza all’insulina, che è molto frequente in caso di obesità. Gli esperti spiegano infine che il prossimo passo sarà verificare se i danni siano reversibili in caso di dimagrimento dei giovani.
Negli ultimi anni le statistiche hanno evidenziato un aumento di obesità nei bambini in età adolescenziale. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention americani l’obesità è più che triplicata dagli anni 70 ad oggi. Secondo dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS, invece nel mondo il numero di bambini sotto i 5 anni in sovrappeso e obesi è passato dai 32 milioni del 1990 ai 41 milioni del 2016.