ROMA – "Se il principio chiave dell’assistenza del Servizio sanitario nazionale e’ l’equita’, nelle piccole isole si assiste, al contrario, al massimo della disequita’".
Lo sostiene la Federazione nazionale degli ordini degli infermieri in occasione del convegno "Equita’ e garanzia dei LEA nelle piccole isole", organizzato dalla Direzione generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute con l’Associazione nazionale sanitaria Piccole Isole e con l’Associazione nazionale dei comuni delle Isole minori. Tonino Aceti, portavoce della Federazione, ha ricordato che "il tema era chiaramente presente nel Patto per la salute 2014-2016 e che ministero e Regioni avevano messo a punto un accordo, mai approvato, che rappresentava uno strumento per i bisogni delle popolazioni che vivono sulle piccole isole e per ‘passare dalle parole ai fatti’, grazie alla realizzazione di un Osservatorio che avrebbe dovuto monitorare e valutare la garanzia dei livelli essenziali di assistenza in quelle realta’".
"L’Osservatorio e’ un’iniziativa che va subito realizzata – spiega Aceti – anche se va corretta con la previsione della partecipazione delle Federazioni degli ordini dei professionisti che si occupano dell’assistenza sanitaria. Oggi le condizioni di lavoro dei professionisti che operano nelle piccole isole – prosegue – sono estreme: niente mezzi di trasporto efficaci, organici ridotti e mal distribuiti nelle strutture, non solo presenti sulle isole stesse ma anche in quelle di supporto sulla terraferma. E poi – aggiunge – turni di lavoro estenuanti e situazioni al limite della tollerabilita’ per erogare un’assistenza che e’ e resta pur sempre della migliore qualita’ possibile, ma solo per la capacita’ di chi la eroga".
Aceti, sollecitando "la ripresa dell’accordo gia’ elaborato nel 2015 e soprattutto la realizzazione dell’Osservatorio", ha anche sottolineato che "in questi contesti una figura chiave puo’ essere proprio quella dell’infermiere di famiglia e comunita’, uno specialista che si occupa del benessere e della prevenzione di patologie di un intero nucleo familiare in ambito extra-ospedaliero".