I partiti di maggioranza trovano l’intesa sul Mes, con una risoluzione sulla riforma che si basa su quella che e’ stata definita "logica di pacchetto".
In particolare no a meccanismi automatici di ristrutturazione del debito, nessuna restrizione sul possesso di titoli di Stato da parte delle banche e massimo coinvolgimento delle Camere in tutte le fasi future dei negoziato. Fonti M5S fanno sapere che c’e’ soddisfazione "per la risoluzione di maggioranza che prevede le modifiche richieste dal Movimento", precisando inoltre che "la logica di pacchetto e’ stata confermata, ci sara’ un nuovo round in Parlamento a gennaio, prima del prossimo Eurogruppo". Le stesse fonti garantiscono che "ci sara’ il pieno coinvolgimento del Parlamento prima dei prossimi passi sul Mes. Ogni decisione verra’ presa ascoltando le Camere, non firmeremo nulla al buio".
Per il presidente dei senatori Pd, Andrea Marcucci, "sul Mes alla fine ha prevalso il buon senso. Nulla di cio’ che Salvini e Meloni hanno sparato in questi mesi corrisponde al vero. La risoluzione di maggioranza rafforza l’Italia e respinge al mittente le fake news". Da parte sua il premier Conte, nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo, ha ribadito che sul Mes "l’Italia non ha nulla da temere, anche perche’ il suo debito e’ pienamente sostenibile come dimostrano le valutazioni delle principali istituzioni internazionali, inclusa la Commissione, e come confermano i mercati. Ribadisco la coerenza e la trasparenza informativa che hanno caratterizzato sempre l’interlocuzione tra Governo e Parlamento su un tema cosi’ complesso e sensibile. Il ministro Gualtieri e io personalmente – ha aggiunto – abbiamo spiegato e dimostrato che la revisione del trattato sul meccanismo europeo di stabilita’ non apporta modifiche sostanziali al trattato gia’ esistente".