Il presepe vivente di Borgo Barco nel modicano e l’attenta ricostruzione storica, dal 26 dicembre tre date per visitarlo e ammirarlo. E’ il presepe che nasce dal cuore, dalla spontaneità di regalare a chi verrà a visitarlo un’esperienza emozionante, per certi versi unica nel suo genere.
Due comunità parrocchiali, sul territorio modicano, quella di contrada Montesano, guidata da don Nello Garofalo, e l’altra di contrada Barco, guidata da don Giorgio Cicciarella, si sono unite con l’idea di allestire una rappresentazione vivente in uno scenario suggestivo e accattivante. A raccontare quali le caratteristiche di questo percorso inedito è Giuseppe Petriglieri che si sta occupando degli allestimenti scenografici e della ricerca di tutto ciò che occorre per fare in modo che i figuranti siano abbigliati con costumi che rimandano alla Sicilia di fine Ottocento e degli inizi del Novecento. “Intanto – sottolinea Petriglieri – iniziamo con il dire che siamo arrivati a questo punto dopo una serie di incontri e riunioni in cui, grazie alla disponibilità di tutti, è stato definito un progetto molto interessante.
A cominciare dal fatto che nella location di Villa Barco, lungo la strada che collega Modica a San Giacomo, è stato riscoperto un piccolo borgo, composto da case disabitate. Abbiamo rintracciato i proprietari, chiesto il permesso per utilizzarle e le abbiamo arredate di tutto punto anche con pezzi d’antiquariato molto inusuali e che, a ogni modo, seguono un filo logico sul piano della ricostruzione storica. Ci siamo rifatti alle indicazioni provenienti dal presepe stabile ospitato a Modica nella chiesa di Santa Maria di Betlem e che è stato costruito nell’Ottocento da frate Benedetto Papale. Un presepe che racconta il vissuto modicano e che cercheremo di rappresentare al meglio nella nostra ricostruzione. Un esempio? Inseriremo la figura del favaro che, specifica per quanto concerne le produzioni del nostro territorio, coltivava le fave e che distribuirà ai visitatori fave “caliate” o abbrustolite che dir si voglia.
O, ancora, ci sarà chi pesterà il grano con uno speciale attrezzo per ricavare il cuturro, un’antichissima polenta che un tempo si utilizzava nella zona modicana. Ringrazio tutti coloro che si stanno impegnando per la riuscita del presepe vivente di Borgo Barco e l’amministrazione comunale di Modica perché ci sta assicurando una grossa mano d’aiuto”. Tre le date per visitare questa affascinante rappresentazione vivente. Il 26 e il 28 dicembre ma anche il 6 gennaio, dalle 18,30 alle 21,30. Il percorso culminerà con la scena della Natività, tra odori, sapori, suoni, costumi oltre a una sensazione di calore che pervaderà tutti i visitatori. Il calore di chi è consapevole di avere realizzato una rappresentazione che merita la massima attenzione. L’ingresso al presepe è gratuito.