Modica tutta stamattina ha preso parte all’ultimo saluto per Antonio Aurnia, l’imprenditore modicano morto lunedì mattina a soli 57 anni. Una chiesa gremita, quella di San Pietro, ha atteso l’arrivo del feretro, accompagnato da piazza Matteotti da un corteo del Modica Calcio.
In tanti hanno preso parte al funerale dell’imprenditore modicano e lo hanno fatto in un silenzio pieno di commozione e incredulità. Ad officiare le esequie padre Antonello Abbate, insieme a Monsignor Antonio Staglianò, Vescovo di Noto, che durante l'omelia ha anche citato un grande itellettuale italiano, Cesare Pavese, morto suicida. Un’omelia fatta di parole forti e messaggi importanti legati alla triste decisione di Antonio e alla scelta di voler dar fine alla sua vita. Prima dell’uscita del feretro alcune amiche hanno letto delle lettere per ricordare la grandezza d’animo di Antonio e la sua generosità e disponibilità per gli altri.
“Ho avuto l’opportunità di essere un’amica di Antonio. Lui che fino a poco tempo fa mi ha detto se hai bisogno la mia porta è sempre aperta… ma io adesso chiedo perché quando Antonio ha chiesto aiuto nessuno lo ha fatto, perché è stato lasciato solo? Antonio sei sempre stato il nostro punto punto di riferimento e da adesso in poi sarai il nostro angelo. Antonio, ti dico grazie per tutto, grazie e ancora grazie”. Un lungo applauso e tanta commozione ha accompagnato il feretro all’uscita dalla chiesa, un lungo applauso per un uomo che rimarrà per sempre nel cuore di quanti lo hanno conosciuto. Il feretro è stato poi portato allo stadio Caitina, la casa del Modica Calcio di cui Antonio ne è stato Presidente. Ad attenderlo un gruppo di tifosi che lo hanno salutato in coro dicendo “sei il presidente…”.
Sono state tante le attività del Polo Commerciale che stamattina hanno sospeso per un quarto d’ora le attività in segno di lutto per la scomparsa di Antonio.