La fermezza unita alla competenza amministrativa del consigliere Gianni Iurato di Ragusa Prossima ha probabilmente evitato al consiglio comunale di Ragusa di incappare in una rogna da cui sarebbe stato difficile uscirne.
Nella seduta consiliare di giovedì scorso, infatti, si sarebbe dovuto esitare un punto riguardante il completamento della costruzione di 126 alloggi di edilizia economica e popolare a Marina di Ragusa, punto sul quale il consigliere Iurato ha sollevato un’eccezione in aula argomentando che “non e’ stata valutata con attenzione la compatibilita’ o meno di ciascun componente del civico consesso”. In parole povere e comprensibili, spiega il consigliere di Ragusa Prossima, ”l’atto sarebbe stato sicuramente inficiato per il fatto che nessun consigliere è stato messo nella condizione, da parte degli uffici dell’ente di palazzo dell’Aquila, di potere verificare i nominativi dei componenti delle cooperative che intendono realizzare il completamento degli alloggi per appurare se ci sono parenti o amici, così come previsto dalle norme vigenti, circostanza che impone di fatto al consigliere eventualmente interessato non solo di astenersi dalla votazione ma anche dalla trattazione del punto”.
Ed alla fine, Iurato, nonostante quello che lui stesso definisce “di fatto, uno scontro con la segreteria generale dell’ente che ha insistito sulla necessità di procedere comunque all’esame del punto”, ha convinto l’intero consiglio, maggioranza compresa, a rinviare il punto in questione. Ora dunque, conclude Gianni Iurato, “è stato dato mandato agli uffici, e devo dire che in proposito ho riscontrato l’apprezzamento da parte di tutti i colleghi, anche quelli di maggioranza, di provvedere alla redazione degli elenchi e di chiamare uno a uno i consiglieri così da verificare la loro compatibilità non solo rispetto al voto ma anche rispetto alla discussione di carattere generale”.
A tale risultato Iurato è arrivato dopo aver esposto un approfondito excursus sull’iter della vicenda per arrivare “al 12 settembre del 2019 quando queste cooperative avanzano una seconda richiesta di modifica, per portare gli alloggi da 103 a 126, sempre nel pieno rispetto della cubatura” E a questo punto il consigliere ci tiene a fare una precisazione ‘politica’ “premetto che negli anni, da sempre, quando ho avuto la possibilità di svolgere il ruolo di consigliere comunale, mi sono opposto all’edilizia economica e popolare a Marina perché il rischio era quello di creare un certo numero di seconde case dei ragusani, circostanza che non rispondeva affatto all’esigenza di questa tipologia di edilizia i cui costi, in fondo, ricadono sulla collettività.
Adesso, magari, può essere diverso perché un certo numero di giovani ha riscoperto la bellezza di risiedere a Marina e quindi ha la necessità di potere contare su una prima casa a prezzi agevolati. In ogni caso, a fronte della richiesta avanzata dalle cooperative, c’è il rischio che si possano prefigurare condizioni presunte legate al fenomeno della speculazione edilizia, come dire che i piccoli appartamenti a Marina risulterebbero più vendibili. Quindi, a fronte della stessa cubatura, si prova a ricavarne molti di più. Un’operazione che, se così fosse, evidentemente non vedrei di buon occhio”. (da.di.)