Si è tenuta questa mattina, presso la sede del Circolo “25 Aprile” di Articolo Uno a Comiso, la conferenza stampa di fine anno che ha fatto il punto sulla difficile situazione finanziaria del Comune di Comiso.
Il consigliere comunale Gaetano Gaglio ha snocciolato i numeri di una crisi finanziaria che da incipiente sta per divenire conclamata: 6 mesi in media di ritardo nella presentazione dei bilanci al consiglio comunale, intervento di commissari regionali per assicurarne l’adozione, disavanzo dell’ultimo consuntivo pari a quasi 3 milioni euro spalmati su tutta la legislatura, oltre 8 milioni di euro il debito non saldato verso i fornitori dell’Ente al 31 dicembre 2018. I medesimi sintomi del periodo pre-dissesto finanziario ai tempi del sindaco Alfano. E meno male che la maggioranza per tre volte nel 2018 aveva certificato con atti consiliari la regolarità dei conti ereditati dalla precedente giunta.
Dopo una breve disamina delle criticità cittadine, mercato ortofrutticolo nel caos, manutenzioni idriche e stradali ai minimi termini, degrado progressivo del decoro urbano e assenza della cura del verde pubblico, Gaglio ha ufficializzato la soluzione suggerita da Articolo Uno per la sottoscrizione da parte del Comune di Comiso dell’aumento di capitale di SOACO senza ausilio della Regione Siciliana, che nel frattempo continua a tagliare gli aiuti allo scalo per esigenze di bilancio. Una soluzione che non prevede ulteriore creazione di debito da parte dell’Ente grazie alla possibilità di devolvere mutui già esistenti utilizzando denaro già nelle casse del Comune ma inutilizzato.
Gaglio ha spiegato nel dettaglio come la pubblicazione il 2 agosto scorso della sentenza 1882 del 2019 della Corte d’appello di Catania, che ha visto il Comune assistito dall’Avvocato Gaetano Barone di Ragusa, allora incaricato dall’Amministrazione Spataro che aveva dovuto riparare alla mancata costituzione in giudizio da parte del sindaco Alfano, annullare quasi totalmente in appello la sentenza che lo condannava a pagare 10 milioni di euro all’aereonautica militare, ha liberato circa 5 milioni di euro accantonati a copertura della possibile sconfitta in giudizio. Le risorse garantite dal mutuo già erogato dalla Cassa Depositi e Prestiti a copertura della causa pendente in periodo di dissesto sono oggi inutilizzate nel conto n. 400 del Comune di Comiso e continuano a produrre interessi passivi senza utilità per l’Ente, che non ha ovviamente restituito la cifra anche a seguito della vittoria in giudizio.
Così come già fatto per altri mutui, è il caso del definanziamento operato dall’Assessore Cassibba sul rilancio del centro storico per la creazione di parcheggi in città, è tecnicamente possibile operare una devoluzione delle somme per investimenti alternativi. In questo caso una quota dei quasi 5 milioni disponibili potrebbe essere, dopo l’autorizzazione di rito, utilizzata per sottoscrivere i 2.765.000 euro dell’aumento di capitale sociale di SOACO mentre il rimante ammontare potrebbe essere destinato alla realizzazione del progetto di creazione di gates di imbarco al piano superiore del Pio La Torre con percorsi obbligati attraverso gli esercizi commerciali in aerostazione, così da rendere finalmente redditizia anche l’area Land-side dello scalo.
Nei prossimi giorni Articolo Uno consegnerà al Sindaco Schembari una nota con i dettagli del percorso individuato che consentirebbe di risolvere i due principali problemi di gestione del Pio La Torre senza creare un euro di debito in più per il Comune di Comiso e garantire al contempo il mantenimento della quota pubblica della gestione che è ritenuta fondamentale per tutelare gli interessi del territorio su cui insiste lo scalo ibleo. Infine si è ribadito come da un approfondimento giurisprudenziale la situazione societaria di Soaco, che attualmente oltre al socio pubblico registra un unico socio privato, non sarebbe legittima alla luce del nuovo testo unico sulle partecipate e necessiti di un intervento che legalizzi la situazione attuale tramite l’ingresso di almeno un altro socio privato. Gaglio ha concluso i lavori ribadendo come, nonostante la diversità di vedute, sui temi di profondo interesse per la città, Articolo Uno non ha esitazioni a collaborare attivamente con l’amministrazione di turno a vantaggio di tutti i cittadini comisani.