Lo aveva promesso, Maria Malfa, all’atto delle dimissioni da vicepresidente del consiglio comunale, che, pur rimando nella maggioranza, avrebbe assunto “una visione molto più critica rispetto al passato”, ed ora mantiene tale impegno. Infatti la consigliera del gruppo Cassìsindaco pungola l’amministrazione in merito al completamento ed alla fruibilità della casa protetta per anziani e disabii di via Psaumida, che corre il rischiò di “rimanere per sempre una cattedrale nel deserto”.
Secondo la consigliera “la Giunta Cassì ha l’opportunità di fornire un contributo che potrebbe diventare di portata rilevante se riuscisse a recuperare, completare e rendere fruibile la comunità alloggio – casa protetta per anziani e disabili di via Psaumida. Da anni ci si dibatte nel novero delle ipotesi cercando di trovare una strada risolutiva ma, di fatto, la struttura, dopo oltre 25 anni, resta una vera e propria cattedrale nel deserto”. Maria Malfa fa appello alla “sensibilità che il sindaco ha dimostrato di avere su questioni che attengono al recupero delle opere pubbliche rimaste nel dimenticatoio (l’ultimo esempio in questione è il progetto per la riqualificazione funzionale dello stadietto di via delle Sirene a Marina di Ragusa)” e ripercorre le tappe dellla vicenda “sono stati avviati dei tentativi di gara per l’affidamento della struttura ai fini della gestione ma le stesse sono risultate sempre deserte.
Si deve fare il possibile, dunque, per istruire un iter che possa risultare ancora più appetibile. Il completamento e la fruibilità di quest’opera pubblica devono diventare una delle priorità per l’attuale amministrazione comunale anche perché l’attenzione sarebbe rivolta ai cittadini più deboli e c’è la necessità di potere contare su una struttura sociale che sia davvero all’altezza della situazione. Prima che la stessa, tra l’altro, faccia i conti con i danni dell’incuria e del degrado che risulterebbero davvero incomprensibili rispetto al fatto che sono stati spesi milioni di euro per la realizzazione dei primi lotti”. Ricordiamo in chiusura che nel dicembre scorso la Malfa aveva rassegnato le proprie dimissioni da vicepresidente del consiglio comunale per la scarsa attenzione riservata alla sua carica, sottolineando che si dimetteva da vicepresidente del consesso e non da consigliere comunale, che rimaneva fedele alla maggioranza ma che si sarebbe riservata un ruolo più critico ove ce ne fosse stato bisogno. (da.di.)