Al via i “Martedì Neurologici Iblei 2020. Incontri con l’Esperto”, un anno di formazione gratuita e a numero chiuso per medici neurologici, neurofisiopatologici, geriatri e infermieri. Un programma innovativo che permetterà ai partecipanti di conseguire 50 crediti ECM per la formazione professionale continua. Per la prima volta in provincia di Ragusa. Un incontro al mese con i massimi esperti italiani nel campo delle diverse discipline mediche e non solo. Il primo incontro si terrà domani 14 gennaio presso la sede dell’Ordine dei Medici di Ragusa in viale Guglielmo Nicastro.
I “Martedì Neurologici Iblei 2020. Incontri con l’Esperto” vedono come responsabile scientifico il Dr. Emanuele Caggia dell’UO Neurologia di Ragusa, con il patrocinio dell’Asp 7 di Ragusa, della Regione Sicilia, Del Comune di Ragusa, della SNO (Società Neuroscienze Ospedaliere) Sicilia, dell’Ordine dei Medici di Ragusa. Il programma del 14 gennaio: ore10-13 “Storia della Neurologia” prof. Bruno Lucci, primario emerito Neurologia Pordenone, ore 15-18 “Fake News e Comunicazione Efficace” prof. Francesco Pira, professore dell’Università di Messina, Coordinatore Didattico del Master in ‘Manager della Comunicazione Pubblica’ e docente di comunicazione pubblica e d’impresa presso lo IUSVE, l’Università Salesiana di Venezia e Verona.
Le scienze neurodiagnostiche presentano una stretta correlazione anche con aspetti psichiatrici, in termini di comorbidità e complementarietà. In quest'ottica nascono i "Martedì Neurologici iblei 2020”. Un momento di incontro e confronto tra i maggiori esperti nazionali delle Neuroscienze ed i neurologi che operano tutti i giorni negli ospedali. Un momento di arricchimento e approfondimento attraverso confronto con l'esperto e discussione interattiva di casi clinici presentati dai docenti ma soprattutto dai discenti nell'ottica dello scambio reciproco di esperienze e conoscenze. «Il continuo progredire delle conoscenze in campo scientifico –spiega il responsabile scientifico dott. Emanuele Caggia- richiede il costante aggiornamento delle conoscenze al fine di applicare le novità e i risultati delle evidenze scientifiche al miglioramento delle strategie terapeutiche.
Le Neuroscienze non fanno eccezione, in questo senso, anzi, si sono caratterizzate per un costante e progressivo miglioramento delle tecniche diagnostiche e conseguentemente delle procedure terapeutiche. Le recenti acquisizioni metodologiche e l'applicazione di protocolli stringenti hanno molto migliorato, ad esempio, la terapia delle patologie cerebrovascolari, così come terapie inno dell'outcome dei pazienti. Patologie quali il Parkinson e le demenze hanno visto integrare l’approccio puramente farmacologico con altri modelli di supporto nella sclerosi multipla hanno permesso un miglioramento ai ‘Nuovi farmaci’, e quindi nuove prospettive terapeutiche, si sono affacciati per quanto riguarda l’epilessia, il sonno e le cefalee. In particolare, per quest'ultima patologia -sottolinea il dott. Caggia- si stanno aprendo anche nuove prospettive in termini legislativi al fine di dare una risposta corretta ai bisogni dei pazienti».