La tisana per dormire e rilassarsi è facile da preparare in casa. Tra le tisane più apprezzate per dormire, c'è sicuramente la valeriana. I suoi principi attivi erano già conosciuti ai tempi di Ippocrate, che la consigliava contro l'insonnia e tempo dopo fu anche usata dai Romani come bradicardico, per calmare le palpitazioni cardiache. Essendo un tipo di erba molto versatile e dalle innumerevoli quantità, è stata usata in passato anche contro l'epilessia, mentre durante le Guerre Mondiali fu adoperata dai soldati per cercare di contrastare lo stress dovuto ai combattimenti affrontati.
La Valeriana è un tipo di pianta che predilige climi umidi e cresce principalmente nei Paesi europei più temperati. Se ne utilizza sopratutto la radice, la quale viene usata per ricavarne gli estratti, anche sotto forma di oli essenziali o il caratteristico acido valerenico. I principi attivi sono ottimi come sedativi e rilassanti, sono in grado di ridurre gli stati di agitazione, migliorando sia l'umore che le capacità di concentrazione. Le tisane alla valeriana sono ottime per contrastare l'insonnia, mentre le pillole contenenti il principio attivo possono causare, in dosi eccessive, un senso di "intontimento", di conseguenza occorre sempre consultare il proprio medico prima di utilizzarla.
La valeriana, grazie alle sue proprietà calmanti, è largamente utilizzata in caso di stati di agitazione e come sedativo nei disturbi del sonno: è in grado di ridurre il tempo necessario ad addormentarsi e migliora la qualità del sonno stesso. Ma attenzione agli effetti collaterali della valeriana. Sebbene sia dotata di scarsissima tossicità acuta, l’uso eccessivo e/o eccessivamente prolungato di questa sostanza può causare emicrania, insonnia, eccitabilità, bradicardia (diminuzione della frequenza cardiaca), aumento della pressione.
Ecco anche alcune controindicazioni sull’utilizzo della valeriana. L’uso di questo rimedio fitoterapico è sconsigliato durante la gravidanza e l’allattamento. Non dovrebbe essere utilizzato nei bambini al di sotto dei sei anni e non deve essere assunto in contemporanea ad altri farmaci come i barbiturici, poiché il rischio è quello di dar vita a uno stato di sedazione eccessiva.