“Abbiamo letto il risentito comunicato stampa dei consiglieri a sostegno dell’amministrazione Abbate e a maggior ragione confermiamo quanto già da noi sostenuto nel comunicato di giorno 14 gennaio”. E’ quanto si legge nella nota diramata dal Partito Democratico di Modica. “La seduta del Consiglio – si legge nella nota del Pd – non si doveva sostituire a un aula di Tribunale amministrativo regionale ma dibattere delle problematiche emerse a seguito della concessione per l’impianto di biometano in c.da Bellamagna e, a seguito della discussione, decidere se sospendere o meno in via cautelare gli atti amministrativi relativi.
Ciò in attesa del pronunciamento della giustizia amministrativa che è l’unica competente a decidere in campo giuridico. Palese quindi il tentativo di svicolare sul punto che è esclusivamente politico così come il chiesto rinvio approvato con la forza dei numeri (di cosa si doveva discutere una volta deciso dalla maggioranza il rinvio?) che aveva come unico scopo quello di non esprimere alcuna posizione per non mettersi contro né il sindaco e potentati economici vari né (così pensavano) i cittadini presenti in aula. Quanto alle proteste del pubblico in sala, che nessuno dei consiglieri Pd ha incitato, non si è trattato di rimostranze contro Modica o i modicani (che cosa triste ricorrere ad argomenti di campanilismo..) ma della naturale indignazione nei confronti dei componenti della maggioranza consiliare che col decidere di non decidere hanno abdicato al loro ruolo istituzionale di rappresentanti dei cittadini.
Cosa peraltro ben chiara già da quando la giunta municipale di Modica aveva dato mandato di resistere al ricorso presentato dai propri concittadini: se si tratta solo di aspettare la decisione del Tar, a chi torna utile lo “scendere in campo” chiedendo il respingimento del ricorso? E ancora, perché il sindaco o suo delegato non era presente all’incontro che si è tenuto a Palermo? E perché i capigruppo consiliari, quantomeno di opposizione, non hanno saputo nulla dell’invito loro rivolto da Palermo a partecipare a questa riunione? Di chi è la responsabilità della “dimenticanza?”.