Nel botta e risposta tra gruppo consiliare 5 stelle e sindaco sulla nomina di due assessori donne, torna ad intervenire la consigliera pentastellata Zaara Federico che afferma “avrei potuto mai sottoscrivere un documento contro me stessa? Affatto. Solo affermazioni gratuite del sindaco per distogliere l’attenzione da altre questioni”. Ricapitoliamo i fatti. I consiglieri 5 stelle avevano scritto “per mascherare un manifesto imbarazzo sceglie delle donne. Forse è convinto che siano più facili da abbindolare dato che ne ha fatto fuori
politicamente già una dalla Giunta, la dottoressa Salamone, e ha fatto in modo che un’altra, la signora Malfa, decidesse di dimettersi dalla carica di vicepresidente del Consiglio” ed il sindaco aveva risposto “tra le critiche alle nomine dei due nuovi assessori ce n’è una che si qualifica da sé: secondo i consiglieri del Movimento 5 Stelle avrei scelto due donne convinto che “le donne siano più facili da abbindolare. Un commento assolutamente sessista”. Ed ora la Federico spiega “mi piace precisare che il documento originario che ha scatenato la scomposta reazione del primo cittadino è stato sottoscritto anche da me. E che mai l’avrei fatto se avessi avuto lontanamente il benché minimo sentore di discriminazioni di qualsiasi tipo, a maggior ragione sessiste, nei confronti del genere femminile”.
Quindi Zaara Federico prosegue “non è affatto credibile, insomma che una donna dichiari certe cose contro se stessa. Quindi, ribadisco questo concetto perché su tale tema non si possa avere il benché minimo dubbio. La scelta del sindaco, o di chi per lui, di interpretare così le nostre parole per sviare il nocciolo della questione è dunque da rispedire al mittente. Era opportuno questo ulteriore mio chiarimento a rafforzare la posizione che avevamo già assunto, lo ripeto in maniera congiunta, a tal proposito. In ogni caso, durante la prossima seduta del Consiglio comunale, questi concetti saranno ulteriormente ribaditi perché la cittadinanza possa avere ulteriore contezza di quanto accaduto.
Rispetto a certe tematiche non ci si può lasciare andare ad affermazioni gratuite. Noi sessisti? Ma quando mai”. La consigliera grillina, in apertura della propria nota stampa non aveva perso occasione per insistere sui temi contestati al sindaco “la polemica sul sessismo, sembrerebbe essere stata innescata ad arte dal primo cittadino per distogliere l’attenzione da altre questioni molto più serie, non ultima quella della nomina ad assessore della nipote del capo di gabinetto nonché l’aumento dei costi per sostenere l’intera squadra assessoriale (ricordo che altre amministrazioni, quando si era proceduto all’allargamento della compagine di Giunta, avevano giustamente scelto di decurtare le indennità agli assessori cosicché tali scelte non incidessero sulle tasche dei cittadini)”. (da.di.)