Dalla nota stampa dei giorni scorsi con cui i consiglieri Pd Mario Chiavola e Mario D’Asta avevano tacciato il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Alessandro Sittinieri di affermazioni filofasciste e razziste a proposito di un post su Facebook, (vicenda da noi ampiamente trattata), abbiamo voluto estrapolare i dati che i due consiglieri dem avevano fornito a proposito delle ludopatie che coinvolgono la cittadinanza ragusana senza distinzione di età sesso condizione sociale e, a proposito della polemica tra i due e Sittinieri, senza nemmeno distinzione di colore della pelle o provenienza geografica.
Riportiamo i dati forniti da Chiavola e da D’Asta “qui a Ragusa giocano alle slot neri, bianchi, rossi e gialli. Basti pensare che nel 2018 sono 1.551 gli euro che ogni ragusano ha speso nel gioco d’azzardo, quasi il doppio della media nazionale pari a 815 euro. Una città di oltre 73mila abitanti paga in questo modo, nel silenzio dei più, la sua tragica decima alla dea bendata. I soldi spesi in giocate dai ragusani superano la cifra di 114 milioni l’anno. Questo è il reale problema che va posto in evidenza. E a tal proposito ci chiediamo la ragione per cui, ancora adesso, il primo cittadino non abbia emanato l'ordinanza sindacale che tutto il Consiglio comunale ha discusso e votato alla unanimità, su nostra proposta, circa l’adozione di una moratoria per limitare in maniera vigorosa il gioco d’azzardo sul territorio cittadino.
E’ da giugno 2019 che la città aspetta”. (da.di.)