Milano, 25 gen. – Le scritte antisemite apparse sulla porta di casa di una donna sopravvissuta all'Olocausto, Lidia Beccaria Rolfi, a Mondovì, in provincia di Cuneo, sono "certamente un'offesa. In questo anti-ebraismo, anti-sionismo, anti-giudaismo che in tante forme si manifesta, ci sono dei segnali che sono preoccupanti e veramente anche un po' mortificanti per una società come quella italiana, che mi pare non voglia caratterizzarsi per queste forme. L'episodio è un po' sconcertante e non può che essere condannato". Lo ha detto l'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, a margine dell'incontro oggi a Milano con i giornalisti e i comunicatori della diocesi ambrosiana.