Roma, 28 gen. – "La lezione che viene dall'Emilia-Romagna è una sola: nei momenti di crisi i partiti si devono aprire. Perciò ora Nicola Zingaretti vada avanti con vigore con la riforma e spalanchi le porte del Partito democratico. Convochi una grande assise aperta a tutti, dove discutere in modo libero, su come la politica deve interpretare i grandi cambiamenti della società". Lo afferma Romano Prodi, in un'intervista a 'La Repubblica'.
"Spero che nessuno pensi -aggiunge il professore- che questo successo automaticamente ne produrrà altri. Anche l'Emilia- Romagna, come tutta l'Italia e tutto il mondo, è divisa tra chi sta al volante e chi si sente solo un passeggero con la paura di essere lasciato per strada. Per questo Zingaretti deve andare avanti con il progetto di riforma del partito con forza e al più presto, perchè tutti si sentano con il volante in mano. La politica deve ricominciare a pensare al futuro, rispondere alle nuove domande, coinvolgere personalità. Bisogna uscire dalla logica della nomenclatura e della cooptazione che attualmente domina il Partito democratico. Nel Pd debbono avere potere coloro che sono capaci di raccogliere consenso e non di accumulare tessere".
"La lezione per il futuro che ci viene anche dal voto del 26 gennaio -insiste Prodi- è che la politica ha successo quando cerca un contatto forte con la società, ma se non cambiano e non cercano energie nuove, la distanza dalla società diventa incolmabile. So bene che la crisi dei partiti non è solo italiana, ma mondiale. È in crisi la stessa democrazia. Perciò il dibattito deve essere così profondo da coinvolgere ogni parte del Paese".