Palermo, 27 gen. – Confimprese Palermo non ci sta al tentativo di "scaricare" la responsabilità delle difficoltà dei negozi del centro storico sui centri commerciali. "L'assessore Catania ed i suoi accoliti – afferma il presidente di Confimprese Palermo Giovanni Felice – con un'abile azione di distrazione di massa, vorrebbero scaricare la colpa dei disastri commerciali generati dalla ztl, e dai suoi provvedimenti sulla mobilità, sui centri commerciali. A Palermo i centri commerciali sono tre sui 30 che ci sono in Sicilia.
A Catania ce ne sono più del doppio, e a Palermo ce ne sono quanti ce ne sono ad Agrigento o a Ragusa". "Indubbiamente – sottolinea – i centri commerciali creano concorrenza, ma vincono facile anche grazie al fatto che i provvedimenti sulla mobilità adottati da questa amministrazione spingono i clienti in direzione dei centri commerciali, penalizzando fortemente gli operatori del centro storico e non solo. Per fare commercio ci vogliono i clienti e se qualcuno, come l'assessore all'immobilità, li scoraggia è chiaro che i commercianti chiudono".
Il presidente di Confimpresa Palermo invita quindi l'amministrazione "ad uscire dal ragionamento ideologico ed affrontare la situazione guardando i dati, la sua capacità di offrire servizi, quali provvedimenti adottare per consentire la sopravvivenza di chi è rimasto nel centro storico e creare le premesse per l'apertura di nuove attività commerciali ed artigianali".