Roma, 2 – Il noto anarchico Gabriel Pombo da Silva è stato arrestato lo scorso 25 gennaio, nell'ambito di una complessa operazione condotta dalla Polizia, dalla Polizia civile lusitana e dal Cuerpo Nacional de Policia spagnolo, a Monção, paese portoghese al confine nord con la Spagna.L'articolata attività investigativa, risultato della sinergica cooperazione di polizia, ha permesso di eseguire un mandato di arresto europeo emesso nei confronti di Pombo da Silva da parte delle autorità iberiche il 9 agosto 2019, dovendo scontare una condanna a 16 anni di reclusione per gravi reati commessi nel suo paese d'origine.
Gabriel Pombo da Silva è divenuto nel tempo un punto di riferimento del movimento anarco-insurrezionalista internazionale grazie a un intenso percorso criminale sviluppato non solo in Spagna e in Italia, ma anche in altri paesi europei. I lunghi periodi di detenzione e la diffusione di numerosi documenti di natura apologetica hanno poi amplificato la sua notorietà negli ambienti d'area, per i quali rappresenta una figura carismatica e un leader ideologico. L'arresto è stato favorito dall'intensa attività info-investigativa svolta dalla Digos di Brescia e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, Servizio per il Contrasto all'Estremismo e al Terrorismo Interno, su coordinamento della Procura della Repubblica del Tribunale di Brescia, che ha consentito di acquisire concreti elementi di riscontro in ordine alla localizzazione del latitante in territorio portoghese.
L'indagine è stata avviata a seguito di una repentina e improvvisa scelta di clandestinità fatta da Pombo da Silva, che, pur senza essere ancora colpito da provvedimenti di cattura, si è reso irreperibile dal 20 gennaio 2019 insieme alla compagna italiana. A seguito della decisione del militante anarchico, sono stati avviati dalla Polizia servizi investigativi nei confronti dei familiari della compagna e di altri estremisti ritenuti a lui contigui, anche al fine di prevenire eventuali azioni delittuose nel nostro Paese. La volontà di sottrarsi a eventuali provvedimenti restrittivi è stata poi esplicitata dallo stesso anarchico con due scritti diffusi durante la clandestinità su siti d'area libertaria.