Le nuove sanzioni penali antievasione, le modifiche al regime forfettario, la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri, le nuove regole per la compensazione dei crediti a mezzo modello F24 e la riduzione del tetto per l’utilizzo del contante oltre al bonus per l’utilizzo della moneta elettronica. Sono stati questi alcuni punti riguardanti “Le novità della legge di bilancio 2020 e del decreto fiscale collegato” illustrati ieri pomeriggio a Ragusa nel corso del convegno formativo promosso dall’Associazione nazionale commercialisti con la presenza dell’esperto Ernesto Gatto, commercialisti in Palermo.
I lavori, dinanzi a una platea gremita di professionisti, nell’auditorium del centro Feliciano Rossitto, sono stati introdotti dal presidente Anc Ragusa, Rosa Anna Paolino, che ha rilevato come “la legge di stabilità 2020 si stia rivelando fonte di non pochi dubbi interpretativi. Gli operatori – ha detto – si stanno interrogando, alla luce dei principi immanenti del sistema tributario, su come poter risolvere alcune questioni per le quali è fondamentale un immediato intervento da parte del legislatore o, di supplenza, dell’Agenzia delle entrate”. A intervenire anche il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Ragusa, Maurizio Attinelli, e il rappresentante del coordinamento di Anc Sicilia, Franco Vito.
“I punti positivi di questa legge di bilancio – ha chiarito Gatto – è oggettivamente difficile individuarli anche perché si tratta di una norma raffazzonata che ha sofferto del mutamento politico nazionale in piena estate che non ha consentito un’adeguata preparazione del testo. Le caratteristiche principali hanno a che vedere con la lotta all’evasione che, però, viene posta in essere attraverso un innalzamento delle pene edittali per gli evasori. L’aspetto più clamoroso di quest’ambito della legge di bilancio è il cosiddetto sequestro per sproporzione, cioè provvedimenti prima conosciuti solo nell’ambito della criminalità organizzata e del terrorismo introdotti anche nel campo penale tributario.
Quindi, i presunti evasori si vedranno prima sequestrato e poi confiscato il proprio patrimonio se non saranno in grado di dimostrarne la creazione attraverso redditi adeguatamente dichiarati”. “Sempre nell’ottica di una lotta all’evasione – ha proseguito Gatto – si tenta di penalizzare l’utilizzo del contante abbattendo le soglie d’uso, attualmente previste sino a tremila euro per singola transazione. Questa soglia sarà ridotta a duemila euro tra poco meno di sei mesi, cioè dal primo luglio 2020, per poi essere ulteriormente diminuita a mille euro dal primo gennaio 2022. Per quanto riguarda l’utilizzo della moneta elettronica, siamo certi che si tradurrà in un danno per gli esercenti i quali subiranno maggiori commissioni da parte delle società che gestiscono le carte di credito.
Per stemperare queste penalizzazioni, è stato introdotto un credito d’imposta a valere sulle commissioni subite dagli esercenti al dettaglio per le cessioni fatte a privati. Si tratta, a mio modo di vedere, di norme di difficile applicazione. Facendo l’esempio di un esercente di materiale elettrico, possiamo dire che un dettagliante di questo tipo emette sì scontrini ma anche fatture ad installatori e quindi avrà la difficoltà di capire su quale parte delle commissioni potrà operare il credito d’imposta”. E Gatto poi ha aggiunto: “Tra le altre particolarità della legge di bilancio, sottolineiamo anche le difficoltà delle imprese committenti che dovranno verificare pedissequamente, attraverso controlli non proprio agevoli, il corretto adempimento del versamento delle ritenute sui propri dipendenti da parte dell’impresa appaltatrice.
Questa contrapposizione di interessi genererà la necessità per le imprese committenti di avvalersi solo di imprese appaltatrici che abbiano il bollino blu, il cosiddetto Durf, documento unico di regolarità fiscale. Insomma, le principali novità della legge di bilancio 2020 appesantiscono il già pesante fardello degli adempimenti in carico ai contribuenti”.