Roma, 31 gen. – di Barbara Di Chiara"Ci sono dei farmaci antivirali che sembra funzionino contro il , così come hanno funzionato contro il virus dell'Hiv ed Ebola. Ed essendo questi medicinali già in commercio e testati per la loro sicurezza, credo sia più rapido disporne rispetto a un vaccino". Lo dice all'Adnkronos Salute Giorgio Palù, professore ordinario di Microbiologia e virologia all'università di Padova ed ex presidente della Società europea e italiana di Virologia.
I farmaci che potrebbero funzionare contro il coronavirus "si chiamano antivirali anti-proteasici, hanno come bersaglio la proteasi del coronavirus, una proteina simile a quella dell'Hiv. Le molecole che sembra siano efficaci dai primi studi sono lopinavir e ritonavir. Si stanno testando anche inibitori della trascrittasi, proteina responsabile della replicazione del virus, efficaci contro il virus Ebola. Gli studi di sicurezza già ci sono, basterà sperimentarli a livello di efficacia e poi aumentarne la produzione", dice l'esperto."I vaccini – ricorda – si possono produrre anche in due settimane, e molti centri ci stanno già lavorando. Il problema è che bisogna provarne la sicurezza, e dunque studiarli su centinaia di persone, per poi testarne l'efficacia.
Di solito ci vogliono 10 anni. Per Ebola i tempi si sono ridotti, per una questione etica e sanitaria. Ma per questo virus, che ha una bassa mortalità, bisogna anche considerare che è in grado di ricombinarsi e questo potrebbe rendere i vaccini messi a punto inefficaci".