"Esprimiamo la nostra massima soddisfazione per la decisione dell'Antitrust che ha confermato quello che avevamo denunciato ormai 2 anni fa: le compagnie telefoniche hanno fatto cartello sulla vicenda delle tariffe a 28 giorni soffocando la libertà di scelta e il risparmio degli utenti". Così in una nota Ivo Tarantino, il responsabile relazioni esterne di Altroconsumo dopo che l'Antitrust, su segnalazione dell'associazione dei consumatori e due anni di indagini, ha condannato gli operatori telefonici Wind 3, Vodafone, Tim e Fastweb a pagare complessivamente 228 milioni di euro "per aver fatto cartello e aver di fatto annullato la concorrenza sul mercato addebitando le bollette ogni 28 giorni, per un totale di 13 mensilità l'anno invece che 12.
Una vicenda che ha coinvolto circa 12 milioni di utenti di linea fissa. Le sanzioni ammontano rispettivamente a 14.756.250 a Fastweb, 114.398.325 per Tim, 59.970.351, 25 per Vodafone Italia e 38.973750 per Wind Tre". È dal 2017, rileva Tarantino, "che siamo in prima linea per difendere i consumatori in questa battaglia. La giustizia amministrativa ha già confermato gli abusi delle Telco e le ha obbligate a rimborsare i consumatori per i giorni erosi". Oggi, aggiunge, "arriva questa decisione che speriamo chiuda in maniera definitiva la 'vicenda 28 giorni'. È arrivato il momento che le compagnie telefoniche mettano fine a tutti gli stratagemmi – dai costi nascosti alle offerte poco trasparenti – ai danni degli utenti e recuperino la fiducia dei consumatori".