Il carabiniere di Giarratana indagato per l’omicidio di Peppe Lucifora, il cuoco ucciso dentro la sua abitazione lo scorso 10 novembre, ha parlato e ha risposto a tutte le domande con tranquillità. Interrogato per diverse ore alla presenza di due avvocati difensori, il militare ha fornito un alibi che adesso è al vaglio degli inquirenti. Il carabiniere ha risposto a tutte le domande senza esitazioni. A lui si è arrivati grazie al lavoro dei Ris di Messina che comunque in casa di Lucifora hanno trovato tracce di Dna compatibili con almeno altre sei persone. Il carabiniere dopo un interrogatorio durato diverse ore è tornato a casa con la stessa tranquillità con cui ha risposto alle domande degli inquirenti.
A Giarratana, la città natia e di residenza, del militare c’è incredulità per quanto sta succedendo, un’incredulità legata alla gentilezza con cui il carabiniere si è sempre distinto con chiunque abbia avuto a che fare. Di lui nessuna parola negativa ma solo parole di elogio per il rispetto ed il suo comportamento mostrato negli anni. Da ciò l’invito a riflettere attentamente e a valutare la vera possibilità che il carabiniere non sia legato all’omicidio di Peppe così come lui sostiene. Una riflessione dovuta e necessaria considerato che possono essere tante le persone legate a Peppe che possano aver avuto un motivo passionale o legato a soldi per fargli del male. In città in questi mesi sono state tante le voci in circolo su possibili persone che avrebbero potuto uccidere Peppe.
Alcune note e altre insospettabili. Altre forse mai valutate. Di sicuro al momento c’è solo la consapevolezza che chi ha ucciso Peppe lo ha fatto con una violenza inaudita probalimente legata a rabbia e disperazione. Ci viene da pensare se la rabbia e la disperazione sia legata ad un ricatto passionale ovvero la paura di essere vittima di uno scandalo importante per aver intrapreso una relazione con Peppe o legata ad una restituzione di denaro magari prestato in passato. Nulla va escluso al momento e nulla deve essere lasciato al caso ma devono far riflettere anche alcuni eventi importanti che hanno interessato la città in questi mesi. Eventi che hanno scosso una città apparentemente tranquilla.
La riservatezza con cui lavorano gli inquirenti è fondamentale per la giusta risoluzione di un giallo su cui è calato in questi mesi un silenzio inaspettato e inimmaginabile.