Roma, 17 feb. – – Un totale di 157 eventi climatici di natura estrema registrati in Italia nel 2019, con 42 vittime, 85 casi di allagamenti da piogge intense, 54 casi di danni da trombe d'aria, cinque frane dovute a piogge intense e 16 esondazioni fluviali. E il 2020 non è partito nel migliore dei modi: da inizio anno, si contano due casi di danni da trombe d'aria a Paternò e a Salerno, e due allagamenti da piogge intense a Formia e a San Martino Valle Caudina.
Nelle settimane scorse, le raffiche di vento hanno invece superato i 100 km/h in Trentino Alto Adige (sfiorando i 165 km/h in alta montagna) e in Abruzzo, dove hanno raggiunto i 175 km/h sul Gran Sasso, accanto a temperature fuori stagione di oltre 25 gradi. A livello globale, il mese scorso è stato il gennaio più caldo di sempre, battendo il primato del gennaio 2016. Lo rilevano i dati diffusi da Legambiente in occasione della partenza del Treno Verde 2020, la campagna itinerante promossa con il Gruppo FS Italiane.
E' allarme siccità in Basilicata, dove il 31 gennaio le dighe lucane hanno registrato i livelli d'acqua più bassi degli ultimi 30 anni. Gennaio 2020 è stato inoltre il più secco nella storia della Sicilia. Caldo record anche in Sardegna, nei giorni scorsi, dove la colonnina di mercurio ha toccato i 27 gradi: una temperatura mai raggiunta sull'Isola a febbraio. Ad oggi sono sei le regioni italiane che hanno dichiarato l'emergenza climatica e ambientale (Friuli Venezia Giulia, Puglia, Toscana, Liguria, Emilia-Romagna e Marche) insieme a 88 Comuni che, dalla Sicilia alla Valle d'Aosta, hanno dichiarato l'emergenza o presentato mozione per dichiararla.