Ragusa – Attenzione focalizzata, in questi giorni, del movimento civico ragusano Territorio, sul proliferare di discariche abusive in pieno centro città e nei pressi di importanti impianti sportivi. In particolare, il segretario cittadino, Michele Tasca, osserva “non sono tanto gli impianti prettamente considerati, quanto le zone di servizio, gli spogliatoi, i bagni per il pubblico e le aree esterne ai terreni di gioco, a necessitare di costanti interventi di manutenzione”. Tasca porta due esempi eclatanti. Un’area è quella posteriore del campo di calcio alla fine di viale Colajanni, prospiciente sulla via Pier Santi Mattarella.
Aree forse inutilizzate dell’impianto sportivo, ma lasciate nel più completo abbandono, con l’erba alta che ostruisce l’eventuale passaggio a cancelli aperti. Un cancello, fra l’altro, è divelto, staccato dalle cerniere e del tutto coperto di ruggine. Il tutto alla vista dei passanti. Un’altra area in totale abbandono è quella che costeggia il marciapiede che collega l’area del mercato settimanale del mercoledì con la via Cartia, adiacente al maneggio coperto.Un ammasso di recinzioni divelte, tronchi d’albero tagliati e abbandonati in situ, rifiuti di ogni tipo e vegetazione folta che, almeno in passato, ha invaso il marciapiede, limitando il passaggio.
Una sorta di cancello che definire tale è azzardato, non si comprende dove finisce l’area pubblica e dove comincia quella dell’impianto sportivo: in ogni caso il degrado trascende qualsivoglia confine e sarebbe opportuno, al di là delle competenze, se del Comune o della società che gestisce l’impianto, provvedere ad una bonifica del sito, anche perché delle recinzioni di sicurezza che erano state allestite per transennare l’area, sono del tutto deteriorate e c’è il pericolo che qualche passante possa cadere al di là del marciapiede”. Insomma, conslude Michele Tasca di Territorio, ”occorre restituire decoro all’area e dotarla di idonea recinzione, badando a che l’area interna si mantenuta in condizioni decenti”.
Ma già nei giorni scorsi il segretario del movimento, pur dicendosi consapevole “delle difficoltà per arginare il fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti in città, ancorché l’azione repressiva è quasi del tutto inesistente e quella di prevenzione è del tutto assente”, aveva segnalato “uno spettacolo del tutto poco edificante, nel cuore della città, a pochi passi dall’ingresso degli uffici del Tribunale e degli Uffici tecnici del Comune, in piazza San Giovanni, alla vista degli ospiti di una struttura ricettiva, in piena mattinata”. Insomma, a dire di Tasca, la creazione di una vera e propria ‘isola ecologica’ in pieno centro, non si sa da chi autorizzata.
Pertanto il segretario di territorio osserva “legittimo pensare, per la presenza di più gruppi di contenitori, che nell’area retrostante all’edificio comunale si siano raccolti i gruppi di contenitori di diversi uffici e locali commerciali, ma lo stato delle cose è insostenibile. Non è possibile che si possa assistere a uno spettacolo del genere, a pochi metri dall’ingresso di importanti uffici. Si deve provvedere a che la raccolta sia effettuata in orari consoni e, se occorre, dotare l’area di contenitori più capienti, provvedendo anche alla pulizia del suolo.vSi spera in un sollecito intervento degli organi preposti, al fine di eliminare del tutto questa anormalità”. (da.di.)