Ragusa – Si è svolto nei giorni scorsi, a Caltanissetta, secondo la programmazione calendarizzata, il periodico Tavolo di confronto tra Assessorato regionale alle infrastrutture, Trenitalia e le associazioni dei pendolari e dei consumatori. Presente anche il comitato pendolari della linea ferroviaria Siracusa-Ragusa-Caltanissetta che ha perorato ancora una volta la causa del territorio, sostenendo l’impellenza di riaprire la linea nei giorni festivi, e di rimettere in funzione le stazioni a suo tempo smantellate nella possibilità di svolgere gli incroci (uno dei motivi più ricorrenti dei ritardi).
Infine, è stato rimarcata l’insostenibilità di veder circolare mezzi obsoleti come le vecchie ALN, al posto dei Minuetto. Nella nota diffusa dalla Cub Trasporti di Ragusa si legge che “l’Assessore Falcone ha – tra l’altro – comunicato la decisione della Regione di utilizzare i proventi delle penali inflitte a Trenitalia per i ritardi, per abbassare le tariffe in alcune linee disagiate della rete siciliana, fra cui la tratta Modica-Caltanissetta che, a partire dal 22 di questo mese, vedrà abbassarsi i prezzi dei biglietti del 30%. In tal modo si intende favorire un flusso di viaggiatori maggiore che potrebbe portare anche ad un incremento degli introiti, nonostante lo sconto.
L’esperimento sarà rivisto fra un anno”. Si è inoltre preso atto che, nonostante gli impegni del marzo 2019, nulla è avvenuta in merito alla chiusura domenicale e festiva delle linea come richiesto dal comitato pendolari, dallo stesso sindaco di Ragusa, nonché dal consiglio comunale di Siracusa, per cui durante l’incontro è emersa la volontà di addivenire ad una soluzione a partire dal mese di aprile, (riaprire domenica e festivi da aprile a ottobre) e il direttore di Trenitalia si è impegnato a convocare un’apposita riunione per esaminare le proposte da mettere in campo.Sulla questione delle stazioni “semplificate” (cioè senza più la funzione di svolgere incroci e precedenze: nella nostra tratta Genisi, Comiso e Acate; tra Gela e Licata tutte), l’assessore ha ammesso di non conoscere il problema, ma una volta compresane l’importanza, ha promesso un contatto con RFI per affrontarla.
E’stato anche comunicato che la flotta dei treni Minuetto è attualmente sotto manutenzione ma dal mese di marzo riprenderà a circolare regolarmente anche nella nostra tratta. Infine, i rappresentanti delle associazioni dei pendolari hanno chiesto che i proventi delle penali vengano distribuiti su tutte le linee, e in particolare siano utilizzati per abbassare i costi degli abbonamenti. E prendendo spunto da questo incontro, i due consiglieri ragusani del Pd Mario Chiavola e Mario D’Asta sono intervenuti con una filippica contro il sindaco Cassì a cui si chiede “perchè non partecipa ai tavoli di confronto tra regione, Trenitalia, comitato pendolari e associazioni dei consumatori?”. D’Asta e Chiavola sottolineano anche “da una parte il populismo e la demagogia, dall’altra la capacità di stare nei tavoli che contano, di progettare e di portare avanti azioni e risultati concreti per la nostra città. Questa la discrasia più evidente dell'amministrazione Cassì che Ragusa e i ragusani sono costretti a pagare”.
I due consiglieri dem ricordano “il video diffuso nei mesi scorsi dal sindaco Cassì il quale, con toni trionfali, sponsorizzava l’utilizzo del treno, in particolare la tratta che da Ragusa conduce al castello di Donnafugata. E fin qui non ci sarebbe nulla da eccepire salvo per il fatto che poi tutti i nodi tornano al pettine. Infatti, se da un lato Cassì promuoveva con una certa veemenza le ferrovie, dall’altro non si capisce la ragione per cui un rappresentante dell’amministrazione comunale non abbia partecipato, mercoledì scorso, al tavolo di confronto tra l’assessorato regionale alle Infrastrutture, Trenitalia e le associazioni dei pendolari e dei consumatori. Un tavolo che si riunisce periodicamente e che affronta le problematiche infrastrutturali del territorio di pertinenza, a cominciare dall’impossibilità di utilizzare nella maniera migliore le corse ferroviarie. C’era il comitato pendolari della linea ferroviaria Siracusa-Ragusa-Caltanissetta ma non l’amministrazione comunale della nostra città che, a quanto pare, predica bene ma razzola male”.
A seguire Chiavola e D’Asta ripercorrono i termini della questione sopra esposti (penali inflitte a Trenitalia per i ritardi utilizzate per abbassare tariffe, chiusura delle linea di domenica e nei giorni festivi) e sottolineano “quanto l’amministrazione abbia investito, in comunicazione, su questo aspetto” dichiarandosi sorpresi “che nessun rappresentante dell’ente di palazzo dell’Aquila abbia perorato in maniera istituzionalmente concreta le esigenze della nostra città”. Ed infine Mario Chiavola e Mario D’Asta concludono “sollecitiamo, dunque, un’attenzione maggiore. Perché sulla ferrovia è necessario scontare un gap atavico. E se non si comincia dal presidiare i tavoli che progettano, programmano e pianificano, dalla presenza nei vertici operativi in cui si parla del futuro delle tratte ferroviarie della nostra zona, allora difficilmente si potrà arrivare a raggiungere il risultato auspicato. Chiediamo alla amministrazione di esserci perché altrimenti si rischia di perdere il treno, questa volta quello della buona politica e della buona amministrazione”. (da.di.)