Milano, 27 feb. – La procura di Milano ha aperto un fascicolo contro alcuni audio che stanno diffondendo delle fake news in un momento in cui è pieno allarme per la diffusione del coronavirus. In particolare nel mirino dei procuratori aggiunti Tiziana Siciliano ed Eugenio Fusco c'è un file in cui una voce femminile fa riferimento ad alcune informazioni riservate avute perchè "il marito di una sua amica lavora in regione", dove si svela di una "quarantena per i paesi intorno a Milano", misura poi da estendere anche alla città capoluogo, "quindi tutti negozi chiusi, organizzatevi con la spesa, fate le scorte perchè se chiudono tutto, chiudono tutto per almeno un mese perchè la situazione non è come la dicono i telegiornali, hanno perso il controllo del virus".
Audio che circola già da sabato e che gli eventi dimostrano palesemente essere una fake news, ma che potrebbe aver in parte provocato la corsa ai supermercati nel fine settimana. La procura che è in possesso anche di un secondo audio – in cui invece si fa riferimento "a una quarantena a Lodi" – ha deciso di indagare facendo riferimento all'articolo 656 del codice penale che punisce "chiunque pubblica o diffonde notizie false, esagerate o tendenziose, per le quali possa essere turbato l'ordine pubblico". Il reato può essere punito "con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a 309 euro".
La procura di Milano che già indaga contro gli sciacalli pronti a derubare gli anziani fingendosi operatori sanitari o contro gli speculatori che lucrano vendendo mascherina e gel disinfettanti a prezzi ben oltre a quelli di mercato non vuole fare sconti: "La situazione è seria e non serve il panico, siamo dalla parte dei cittadini e non possiamo tollerare queste cose", spiega il procuratore aggiunto Siciliano. Nel primo audio, fingendo una conoscenza qualificata – una persona che lavora in Regione – si fa terrore psicologico: la paura di restare senza scorte, di dover restare bloccati in casa "per almeno un mese. Hanno perso il controllo del virus perchè ci sono quelli che non manifestano i sintomi, le persone che li hanno banali, quindi non riescono a gestirlo".
"Qui non si scherza, hanno perso veramente il controllo – prosegue la donna nella traccia audio – Già da due giorni (l'audio circola almeno da sabato, ndr) stanno valutando l'ipotesi di mettere in quarantena Milano, già da Garbagnate hanno iniziato, hanno chiamato tutti i residenti chiedendo quanto persone vivono in casa e li mettono in quarantena, nessuno entra e nessuno esce (cosa mai accaduta, ndr). La situazione è fuori controllo".
E sempre una voce femminile, che fa riferimento a un medico dell'ospedale di Lodi, è nel secondo audio su cui indaga la procura milanese. In questo caso si fa riferimento "agli esiti di tutti i tamponi che hanno mandato al Sacco nella notte e a Lodi ci sono un sacco di casi per cui a breve sarà messa in quarantena anche la città probabilmente (mai accaduto, ndr), per cui consigliava assolutamente di stare tutti in casa". La procura è ottimista sul poter rintracciare chi ha registrato e diffuso gli audio.
"In questo momento assolutamente serio e delicato, c'è tanta gente che sta facendo sacrifici importanti – commenta Siciliano – non abbiamo bisogno di idiozie o peggio di comportamenti criminosi. Divulgazione di notizie come queste che scatenano ondate di panico irresponsabile, come la corsa ai supermercati, saranno considerate così come dice il codice un reato e sarà ferma intenzione individuare i colpevoli e assicurare loro ciò che la legge prevede". "Non so se per pura idiozia o per colpa, ma in questo momento non c'è bisogno di fake news allarmanti. Non si può andare incontro a disagi pazzeschi come supermercati vuoti perchè scelleratamente qualcuno fa girare cose del genere. La situazione è seria e non serve il panico, siamo dalla parte dei cittadini e non possiamo tollerare queste cose", conclude.