Ragusa – Eredità ingombrante ed onerosa quella pervenuta al Comune di Ragusa con l’assegnazione, per legge, delle strade e dei loro accessori precedentemente di competenza dell’Irap, ex Asi. La situazione emerge chiaramente dalla dichiarazione piuttosto amara diffusa dal sindaco di Ragusa Peppe Cassì. “Il buon senso impone a chi acquisisce un bene di riceverlo nelle migliori condizioni possibili. Da ieri invece sono trasferite d'autorità al nostro Comune 25 Km di strade dell'area ex ASI in zona industriale con relativi accessori, inclusa la pubblica illuminazione, non propriamente in buono stato.
Si tratta di infrastrutture che soffrono di criticità croniche, e che andranno a gravare su un tessuto urbano già a lungo carente dell’opportuna attenzione, e che per questo oggi è spesso bisognoso di manutenzione straordinaria e non più ordinaria, come nel caso dell'asfaltatura che riprenderà a giorni. La consegna delle strade ex Asi ai Comuni è frutto della legge 8 del 2012 che soppresse i Consorzi Area di Sviluppo Industriale affidandone i beni all’Irsap. Nel 2018, costatato lo stallo sul fronte delle liquidazioni dei Consorzi, con una norma inserita in finanziaria il Governo regionale ha nominato due commissari liquidatori al posto di 11, uno per la Sicilia occidentale e uno per quella orientale e disposto il trasferimento ai Comuni.
Un’accelerazione che ha portato alla convocazione di oggi per il verbale di consegna delle strade. È ciò che prescrive la legge e ne prendiamo atto, assumendoci questa responsabilità fino in fondo". Insomma, ci pare di capire, un ‘regalo’ poco gradito soprattutto per le spese non realizzate che ora ricadranno sulla casse comunali, peraltro impegnate in altre notevoli opere. E chiudiamo con un commento leggero giusto per sorridere un po’. Meglio sarebbe stato, forse, attendere con speranza l’eredità dello zio canonico, secondo la migliore tradizione del teatro comico dialettale siciliano. (da.di.)