Ragusa – L’emergenza coronavirus, almeno a dir loro, non c’entra niente mentre invece si guarda alla privacy dei cittadini utenti e alla sicurazza del personale comunale. Da ciò nasce la richiesta avanzata ancora una volta dal gruppo consiliare m5 di Ragusa, “di attivare le procedure per la creazione delle necessarie schermature per gli uffici dell’ente di palazzo dell’Aquila aperti al pubblico”. Segue poi la precisazione dei consiglieri Sergio Firrincieli, Zaara Federico, Giovanni Gurrieri, Antonio Tringali e Alessandro Antoci “si badi bene che si tratta di una richiesta che non ha nulla a che vedere con l’emergenza epidemiologica che si sta registrando in questi giorni, sebbene contribuirebbe a fornire un valore aggiunto in tal senso.
E’, piuttosto, una istanza che più volte, sin dall’ottobre scorso, abbiamo avanzato all’indirizzo della Giunta municipale senza che, però, sia stata attivata alcuna procedura concreta lungo la direzione auspicata”. Quindi i consiglieri pemtastellati lamentano “infatti non è stato registrato neppure un sopralluogo tecnico che preludesse all’attivazione delle procedure auspicate. Per questo torniamo a chiedere, con forza, che si valuti con attenzione la necessità di attivare questo sistema di protezione a tutela della privacy dei cittadini che si recano negli uffici ma anche della sicurezza del personale dipendente.
Riteniamo che ci possano essere le condizioni affinché tale provvedimento possa essere assunto anche alla luce del grande afflusso di persone che si registra negli uffici in questione. Siamo convinti che sia una scelta adeguata per fare in modo che l’ente di palazzo dell’Aquila risponda con sempre maggiore attenzione alle esigenze della collettività che fruisce dei servizi del Comune di Ragusa”. (da.di.)