Roma – "Oggi i deceduti sono 49". Lo ha comunicato il commissario straordinario per l'emergenza coronavirus Angelo Borrelli, nel corso del punto stampa quotidiano. Così le vittime dall'inizio dell'emergenza salgono a 197. Secondo quanto ha spiegato Borrelli, "37 persone sono morte in Lombardia, 7 in Emilia Romagna, 2 in Veneto, 2 in Piemonte e uno nel Lazio". "L'età delle vittime va da 62 anni a 95 anni e si tratta di persone con fragilità in diverse patologie", ha aggiunto. In totale in Lombardia le vittime sono 135, in Emilia Romagna 37, in Veneto 12. Quattro persone sono morte nelle Marche e quattro in Piemonte, una nel Lazio, tre in Liguria e una in Puglia.
"Le persone attualmente positive sono 3.916 – ha informato il commissario straordinario – Del totale dei positivi 2394 sono ricoverati con sintomi, 462 in terapia intensiva, 1060 in isolamento domiciliare". "Il totale dei guariti è l'11,28% del totale e i deceduti sono il 4,25%" ha comunicato Borrelli (I DATI). Nel corso del punto stampa quotidiano il commissario ha poi spiegato che "il comitato tecnico scientifico sta analizzando i dati e per domani sapremo anche la sorte delle aree che sono definite zone rosse".
LOMBARDIA – In Lombardia sono stati finora registrati 2612 casi di nuovo coronavirus, 361 in più rispetto a ieri. Lo ha riferito in conferenza stampa l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. I pazienti ricoverati in Lombardia per coronavirus sono 1.622, a cui devono essere aggiunti 309 in terapia intensiva. "In un solo giorno ci sono 65 persone in più in terapia intensiva", ha spiegato Gallera. Crescono, tuttavia, anche le persone dimesse: sono salite a 469. Per la terapia, ci sono oggi 400 posti letto disponibili: la Regione è riuscita a "recuperarne e riconvertirne 80". A parte Cremona, "tutti gli altri capoluoghi di provincia hanno un numero di casi fortemente contenuto. Non pensiamo in alcun modo, almeno da parte nostra, ad azioni specifiche su grandi aree urbane", come eventuali zone rosse, ha detto l'assessore parlando in particolare di Milano.
EMILIA-ROMAGNA – In Emilia-Romagna sono complessivamente 870 i casi di positività al coronavirus, 172 in più rispetto all'aggiornamento di ieri pomeriggio, un nuovo incremento di circa il 25%. E passano da 2.884 a 3.136 i campioni refertati. A fare il punto dell'emergenza, il commissario dell'Emilia-Romagna per l'emergenza, l'ex assessore alla Sanità Sergio Venturi. Si tratta in maggioranza di persone che presentano un quadro clinico non grave, con sintomi modesti o addirittura privi di sintomi. 366 sono infatti i pazienti che non necessitano di cure ospedaliere e quindi sono a casa, dove rispettano l'isolamento previsto; 52 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (20 in più rispetto a ieri).
I decessi sono passati da 30 a 37. I 7 nuovi decessi riguardano 5 piacentini: 4 uomini, rispettivamente di 77, 82, 83, 85 anni e una signora di 94, tutti deceduti al nosocomio di Piacenza; e due donne della provincia di Parma, di 84 e 68 anni, decedute all'ospedale di Parma. La grande maggioranza delle persone decedute aveva patologie pregresse, a volte plurime; per un decesso sono invece ancora in corso gli approfondimenti. Per la prima volta si è riscontrato 1 caso positivo nella provincia di Ferrara. "L'Emilia-Romagna trasformerà alcuni ospedali in nosocomi Covid-19, per curare solo i malati da coronavirus" ha annunciato Venturi.