Roma, 9 mar. – L'istruzione in Italia non si ferma nonostante la chiusura delle scuole e delle università a causa dell'emergenza coronavirus. Sono moltissimi, infatti, gli esempi virtuosi di istituti scolastici che si stanno dotando di sistemi di e-learning per fare lezioni online, molti dei quali erano già stati messi a punto molto prima che scoppiasse l'emergenza coronavirus. Dalle elementari alle medie alle scuole secondarie, fino ad arrivare alle università.
È Napoli a vantare una vera e propria eccellenza a livello mondiale nel settore e-learning: è il progetto Federica Web learning dell'Università Federico II, la principale piattaforma single-university in Europa, di cui è da oggi disponibile la versione aggiornata. Il suo portfolio, in continua crescita, comprende 160 Mooc (Massive Open Online Courses) disponibili su federica.eu, tutti ideati e realizzati con docenti dell'Università Federico II e con la faculty di prestigiosi Atenei nazionali e internazionali. I corsi coprono le principali discipline universitarie, per garantire una risposta accessibile e aperta a tutti alle esigenze di orientamento, di studio e di aggiornamento professionale.
“In questo frangente, la forza della qualità dell'alta formazione che contraddistingue Federica Web Learning nel panorama della didattica multimediale può diventare un punto di riferimento per la continuità didattica: è infatti possibile usufruire della piattaforma Federica.eu indipendentemente dall'università che si sta frequentando, dato che le informazioni generali di un determinato corso sono le stesse per tutti gli atenei”, sottolinea Mauro Calise, fondatore di Federica Web Learning.
“La nostra offerta multidisciplinare e multipiattaforma – spiega – propone percorsi pensati per attività di orientamento post scolastico, per sostenere e ampliare lo studio degli universitari, anche in partnership con diversi Atenei, e per favorire la crescita e la riqualificazione delle competenze nel mondo pro alle prese con continui aggiornamenti imposti dalla rivoluzione tecnologica”.
Tra gli atenei che si stanno attrezzando per riempire il vuoto creato dal Covid, c'è l'Università di Verona che dalla scorsa settimana ha ripreso le attività didattiche in via telematica grazie all'innovativo sistema informatico messo a punto dalla direzione Sistemi informativi e Tecnologie dell'ateneo scaligero guidata da Michele Bianco. "Con un sistema e-learning nato oltre un decennio fa – precisa Bianco – l'Università scaligera ha creato un'infrastruttura di supporto e affiancamento solido alla didattica tradizionale, il blended learning, in cui il percorso online non si sostituisce alla lezione frontale ma le fa da corollario, potenziandone l'efficacia e arricchendola in termini di contenuti e strumenti”.
Ma non solo è la modalità di erogazione corsi ad essere stata aggiornata: Marco Torsello, docente di Diritto privato comparato in inglese e socio della boutique ArbLit, ha scelto di modificare l'ordine degli argomenti previsti in programma, affrontando il tema, di grandissima attualità, di 'Coronavirus and force majeure in comparative law and transnational commercial practice'.
Sono, infine, anche i professionisti del mondo digital che di fronte all'emergenza coronavirus si sono attivati in questo senso. È il caso di Luca La Mesa, esperto in Marketing e Comunicazione Digitale e docente della Luiss Summer School, che ha deciso di dare accesso gratuito alle sue più recenti lezioni sul Social Media Marketing.
“In questo periodo in cui è fondamentale restare a casa per contenere il contagio, avremo in parte più tempo libero e chi vorrà dedicarlo alla formazione potrà avere accesso gratuito alle mie più recenti lezioni. Sia che si tratti di uno studente che di un'azienda che vuole comprendere meglio come sta cambiando il mondo digitale e come riuscire a presidiare, ora più che mai, il mercato e il dialogo con i consumatori. Non fermate i vostri social, anzi: comunicate la vostra solidarietà e il vostro rinnovato impegno. Sono già migliaia le adesioni e i messaggi dalle zone più in difficoltà”, dice.
“Webinar, e-learning e video conference sono strumenti che utilizziamo da tempo, estremamente utili per la formazione a distanza, soprattutto in questa fase di emergenza”, spiega Mario Alberto Catarozzo, coach e formatore di MyPlace . “I primi valorizzano la relazione tra docente e discenti attraverso chat e video, l'e-learning è invece efficace per gli approfondimenti da fruire in qualunque momento, e le video conference consentono meeting con i clienti e coaching ad personam. Noi consigliamo a tutti di non sospendere le attività e anzi di alimentarle con questi canali. Abbiamo tutti bisogno di cercare di mantenere il maggiore livello di normalità possibile a fronte di questa grave e seria emergenza", conclude.